La puntata di Voyager,
dal titolo "TITANIC, la verità affondata" andata in onda
mercoledì 21 gennaio 2009 su Raidue, ha ripercorso tutte le possibili ipotesi che circondarono la gelida notte
in cui l'"inaffondabile" si scontrò con l'iceberg che ne
avrebbe
decretato la fine. Il giornalista ha affrontato il caso del TITANIC,
cercando di spiegare quello che successe quella drammatica notte del
15 aprile del 1912 in cui persero la vita oltre 1500 persone: c'era
qualcosa che ancora non era stato chiarito e perché solo 14 anni
prima venne pubblicato un romanzo dal nome Titan con delle
coincidenze incredibili? |
Tralasciando il libro
scritto da Morgan Robertson "Futility, the wreck on the Titan", di
cui sopra si può vedere la copertina originale dell'opera, mi vorrei soffermare su quello che
personalmente reputo l'elemento chiave, ossia l'evento che per
molti anni restò avvolto nel mistero: la presenza di una nave.
Come ho già esposto nel capitolo relativo
"La
nave del mistero", da molti testimoni in lontananza
all'orizzonte furono viste delle luci. Gli ufficiali Joseph Groves Boxhall e George Thomas Rowe tentarono di inviare segnali
dapprima col faro e successivamente con i razzi di segnalazione, senza però
ottenere alcuna risposta. Si è molto dibattuto su questa vicenda e su
quali fossero realmente le luci viste dagli ufficiali in servizio. Si
trattava solo del Californian? Si è ipotizzata anche la
presenza di una "terza nave", che
sarebbe stata presente tra le altre due navi e che si sarebbe allontanata verso sud-ovest.
Secondo l'ipotesi invece prospettata nella puntata della trasmissione
televisiva sembrerebbe però che
quelle luci potessero provenire da un sottomarino tedesco presente
nella zona. Proprio negli anni precedenti ne erano stati inviati
alcuni per pattugliare l'Oceano Atlantico. Fu uno di questi che si scontrò
con il transatlantico accidentalmente o lo attaccò volontariamente
provocandone l'inabissamento? Il presentatore sembrerebbe convinto di questa supposizione, tra l'altro
sostenuta anche dal fatto, a suo dire, che la Germania soltanto pochi anni dopo
affondò per mezzo di un sottomarino U-20 il Lusitania. Un concetto che sembra assai essere debole da essere sostenuto rispetto alla
causalità accidentale dell'iceberg, ma comunque deve essere preso in
considerazione. Se così fosse, il fatto costituirebbe il primo atto
militare che porterà poi alla Prima Guerra Mondiale.
Dicevo affermazione assolutamente poco verosimile se non fosse anche
per il fatto che la spedizione francese del 1997 al TITANIC ha
recato con sé prove più che tangibili di quello che realmente accade
97 anni prima e di questo il conduttore della trasmissione non ne
menzionato affatto!!!
In definitiva, ed a mio modesto parere una conclusione, quello del sottomarino tedesco, priva
di una qualsiasi forma di fondamento.
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