Sebbene sia l'inchiesta americana che quella inglese condannassero il
Capitano Stanley Lord del Californian per non aver prestato soccorsi al
TITANIC, il suo caso però continua a suscitare controversie.
Fu effettivamente il TITANIC la nave che, il comandante ed i
suoi ufficiali, videro quella notte? In caso contrario poteva esserci stata una
terza nave nella zona, vista sia dal TITANIC che dal
Californian, che non si fu mai identificata e che si allontanò ignorando
la richiesta di soccorso? Qualunque sia la risposta, un esame accurato delle
prove mostra numerose discordanze nel caso intentato contro il Capitano
Lord. La notte del 14 aprile 1912, il Californian
vide avvicinarsi le luci di una nave. Nessuno sul TITANIC
vide le luci di un'altra nave se non un'ora dopo che il transatlantico si fosse
fermato. Il Californian rimase immobile nell'oceano per tutta la notte;
molti testimoni del TITANIC affermarono che la nave del mistero
sembrava avvicinarsi. Questo fu anche supportato da una certa logica: se la nave
del mistero apparve dopo che il TITANIC si fosse fermato, era
senz'altro in movimento, questo nonostante sia il TITANIC sia il
Californian fossero fermi, la nave vista da entrambi si
mosse. Altre grandi discrepanze non ebbero spiegazioni. Solo un
ufficiale del Californian pensò che la nave da lui vista fosse una nave
passeggeri, ed il TITANIC, grande il doppio di una qualsiasi
altra nave passeggeri, avrebbe dovuto essere inconfondibile ad una distanza così
ravvicinata. Il Capitano Lord non tentò di comunicare via radio con la nave
vicina perché l'operatore gli disse che l'unica nave in contatto radio nell'area
era il TITANIC.Può darsi. Ma non chiedetemi di controllare. I signori del TITANIC
non gradiscono la conversazione!" Questo fu pressappoco il malumore
espresso dal marconista con un chiaro riferimento a quanto accaduto
qualche ora prima, quando fu garbatamente mandato a quel paese da quelli
del TITANIC perché disturbava le loro trasmissioni…
Il Capitano Edward Smith, credendo che la sua nave avesse meno
di un'ora di vita, ritenne che la nave del mistero fosse così vicina tanto da ordinare
alle prime scialuppe di raggiungerla a remi, scaricare i passeggeri e
ritornare. I razzi di soccorso sparati dal TITANIC esplosero
in una cascata di luce colorata, mentre i razzi visti dal Californian
furono bianchi; in una notte così calma, il fragore dei razzi del
TITANIC avrebbero dovuto essere udibili a qualsiasi nave nelle
vicinanze, ma quelli a bordo del Californian non li udirono
affatto. In seguito, alcuni sopravvissuti del TITANIC dichiararono
che udirono i razzi della Carpathia ancora prima di vedere la nave.
Tutto questo mi suggerisce che un'altra nave poteva trovarsi nelle vicinanze,
tra il TITANIC ed il Californian. Certamente
vi furono molte navi quella mattina nella zona dove la Carpathia
recuperò i superstiti. Duranti gli anni molte persone si fecero avanti
dichiarando di essere state a bordo della misteriosa nave di quella notte chiamata
vuoi
Mount Temple, vuoi Virginian oppure Samson,
un veliero norvegese (nella fotografia qui sotto) che navigò illegalmente in quell'area. |
Nel 1962,
mezzo secolo dopo il naufragio del TITANIC, Hendrik Naess del
Samson, poco prima della sua scomparsa, rese pubblica una relazione che
descrisse (sempre ammesso che fosse veritiera), con molti dettagli, come il
Samson, poteva trovarsi vicino al luogo dell'affondamento del
TITANIC, abbastanza vicino per vedere i fuochi ed i razzi
d'emergenza. Naess dichiarò che, nella notte tra il 14 ed il 15 aprile 1912, appena
prima della mezzanotte, era sul ponte quando ad un certo punto osservò due
grandi stelle nel cielo. Queste stelle erano molto basse. Riferì ciò che vide al
ponte di comando quindi, cercò di vedere ciò che poteva essere: non furono stelle.
Quindi, improvvisamente, alcuni razzi apparvero e subito, tutte le luci si
spensero e tutto ricadde nell'oscurità. Il comandante del Samson, Carl
Johann Ring, si astenne dall'intervenire poiché temeva che la sua nave fosse in
violazione della regolamentazione territoriale sulla caccia alle foche. Dopo
avere visto i razzi, il Samson avrebbe dunque cambiato rotta.
Nel
1963, un elemento nuovo sollevò il dubbio che Naess avesse detto la verità. In
occasione di ricerche effettuate si scoprì che il Samson si trovava in
porto il 6 aprile 1912 e nuovamente il 20 aprile. In queste condizioni, come
poteva essere che una nave, che navigava a 6 nodi, aver potuto coprire 3.000
miglia tra il 6 ed il 14 aprile per arrivare sui luoghi del naufragio del
TITANIC?: quindi il Samson non poteva essere presente! Nonostante si
condanni l'atteggiamento del Capitano Lord per non essere intervenuto in seguito ai
razzi di soccorso, un rapporto redatto di recente dal Board of Trade discolpò
in parte il Capitano del Californian: la posizione del Californian
era
tra le 17 e le 20 miglia quindi fuori dal raggio visivo del
TITANIC. Non solo questo rafforza la teoria della nave
misteriosa, ma conferma che se anche il Capitano del Californian avesse
agito immediatamente non sarebbe arrivato al TITANIC in tempo:
in piena luce del giorno, in grado quindi di vedere il ghiaccio, il
Californian aveva impiegato due ore per raggiungere la
Carpathia. Il primo razzo fu visto dal Californian alle
0:40, due ore più tardi anche coloro che cercavano di sopravvivere nell'acqua
gelata sarebbero comunque morti.
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