La sera del 14 aprile |
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Sul TITANIC il momento più atteso dai passeggeri della
prima classe era la cena di domenica 14 aprile. |
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Ferdinand Omont |
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Ferdinand Omont, un passeggero francese, aggiunse anche che "dopo la cena, l'orchestra ha suonato vicino alle scale che portavano alle cabine ed anche il Capitano era presente". |
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Joseph Holland Loring |
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Fu poco dopo che Joseph Holland Loring segnalò il fatto che vide il Capitano Edward John Smith e Joseph Bruce Ismay in procinto di consumare un caffè con i loro ospiti. Un'altra passeggera Elise Smith si ricordava di essersi trattenuta nella hall d'accesso, tra il ristorante ed il Café Parisien, in compagnia del marito e dei passeggeri francesi Chevrè, Marechal ed Omont sino alla 22:30. Successivamente guadagnò la strada della sua cabina mentre i quattro uomini si dirigevano verso un tavolo da brigde. Nello stesso momento un altro gruppo, composto dalla scrittrice americana Helen Candee, Hugh Woolner, Edward Kent, Clinch Smith, Edward Colley e dall'ufficiale della marina svedese Mauritz Bjornstrom-Steffasson, si dirigeva anch'esso verso il Café Parisien. Essi non si trattennero a lungo perché faceva assai freddo ed i nottambuli del gruppo si ritirarono presso la sala fumatori. |
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Mahala Douglas |
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Mahala Douglas affidò i suoi ricordi a sua nipote: "L'ultima notte, cenammo al Ritz. Era il massimo del lusso. I tavoli erano allegramente decorati di rose e di margherite. Le donne avevano indossato degli incantevoli abiti di raso di seta, gli uomini erano impeccabili e si erano messi tutti in ghingheri; i violini dell'orchestra interpretavano Puccini e Chaikovski. La cena fu suntuosa: caviale, astice, quaglie, uova di pavoncella, uva e pesche fresche. La notte era fredda e chiara, il mare di cristallo…". |
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