Quando John Pierpont Morgan
acquisì la White Star Line i Gesuiti gli ordinarono di costruire il
TITANIC: fin dall'inizio del transatlantico di lusso, il TITANIC
fu preordinato alla distruzione. Il finanziere gesuita J. P. Morgan
dunque fu usato come richiamo per invogliare i ricchi americani, che
si opponevano al Federal Reserve, a partecipare al viaggio inaugurale del
TITANIC?
Fatto è che all'ultimo momento, Morgan però non si vide alla banchina di
imbarco...
La campagna di "unsinkable" garantì sul TITANIC la confortevole
sicurezza dei passeggeri; molti cattolici francesi, italiani e irlandesi
salirono a bordo. I protestanti di Belfast furono anch'essi incoraggiati ad
emigrare negli Stati Uniti a bordo del TITANIC. Queste, per la
maggior parte, furono persone sacrificabili. Ma la vera ragione per
distruggere la nave fu una partita tra i grandi magnati, i quali dovettero
essere eliminati con un mezzo così assurdo che nessuno avrebbe sospettato il
loro assassinio, e nessuno avrebbe dubitato di nulla.
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Il
Capitano del TITANIC, com'è noto fu Edward John Smith: egli fu un
gesuita che lavorava per conto di John Pierpont Morgan. Quando la nave partì
da Southampton, a bordo, in prima classe, vi fu anche il teologo Frank
Browne. Quest'ultimo fu il più potente dei Gesuiti di tutta l'Irlanda ed il
"maestro gesuita" di Edward Smith. Padre Frank Browne una volta a bordo del
TITANIC, quasi sicuramente impartì le direttive al Capitano riguardo
al suo giuramento come gesuita, e la mattina seguente gli diede l'addio
(Padre Browne, appunto, scese a Queenstown il giorno dopo!).
Il sacerdote istruì il Capitano Smith sul cosa fare nelle acque del Nord
Atlantico: fu in quest'occasione che gli venne impartito l'ordine di affondare
il TITANIC e questo fu esattamente ciò che Smith fece. Secondo la
filosofia dei gesuiti gli innocenti potevano essere eliminati per un bene
più grande, come si suol dire il fine giustifica i mezzi.
Il Capitano Smith
aveva viaggiato nel Nord Atlantico per 26 anni: era il più esperto uomo al
mondo nella navigazione in queste fredde acque! Il Capitano Smith sapeva
anche esattamente dove erano gli iceberg. Egli aveva sempre saputo che la
sua nave era stata costruita per i nemici dei Gesuiti. Quindi sotto precise
direttive, Smith spinse il TITANIC stava viaggiando alla velocità di
22 nodi in una notte senza luna e per giunta attraverso un'enorme distesa di
ghiaccio, grande 80 miglia quadrate.
Sappiamo che le azioni del Capitano Smith nelle sue ultime ore non furono
quelle di un leader forte. Sembrò come se stava lottando con la sua
coscienza: era un uomo senza volontà ed intelligenza. Doveva essere il
Capitano coraggioso oppure doveva obbedire al suo padrone ed affondare la
nave?
E poi: ci furono volutamente insufficienti scialuppe di salvataggio? Durante
l'emergenza molte scialuppe di salvataggio ebbero solo alcuni posti occupati
e la composizione dei passeggeri fu solamente di donne e bambini. Furono
anche lanciati segnali di soccorso: le navi di passaggio pensarono che
quelli del TITANIC stessero festeggiando. Questi episodi accaddero a
causa di un equipaggio arrogante che ritenne il TITANIC
inaffondabile? Ma tali carenze furono pianificate?
La nave inaffondabile dunque fu creata per essere la tomba per i ricchi che
si opposero al sistema della Federal Reserve?
Ma anche questa della Federal Reserve è un’altra storia:
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