Nuove fotografie



A distanza di oltre un secolo, sono "emerse" nuove foto e testimonianze dei quei drammatici momenti legati all'affondamento del TITANIC.
Come noto il mese successivo, galleggiante a quasi 300 miglia dal luogo del naufragio, era stato notato da un'altra nave della White Star Line, la RMS Oceanic, il pieghevole di salvataggio A.
A bordo c'erano tre corpi. Sbiancati dal sole e dal vento, dal freddo e con i volti sfigurati anche dalla salsedine, due fuochisti del transatlantico giacevano nel relitto. Accanto a loro c'era il cadavere del passeggero di prima classe Thomson Beattie (nella foto sotto), 37 anni, ancora nel suo abito da cena.


 


 

Thomson Beattie era un proprietario terriero canadese ed imprenditore di successo. Si era recato in Europa con due amici per una vacanza, poi, esausto aveva deciso di tornare. Aveva scritto a sua madre in Ontario tre giorni prima di imbarcarsi a Southampton: "Stiamo cambiando la nave e tornando a casa con una nuova, una nave inaffondabile!" Aveva pagato oltre 75 sterline per una cabina di prima classe, la C-6, che aveva condiviso con il suo amico Thomas McCaffry. Quando il TITANIC si stava inabissando era salito sul tetto degli alloggi ufficiali ed era riuscito a montare nel pieghevole. Poi era morto per l'eccessiva esposizione.
Nella parte inferiore della barca era stata recuperata anche la fede di nozze d'oro con inscritto "Edvard e Gerda". Di questo anello e di questa coppia ne abbiamo già scritto in "Gerda ed Edvard Lindell"
Torniamo alle tre fotografie. Sono tre fotografie del recupero dell'ultima scialuppa di salvataggio del TITANIC, foto a lungo nascoste e ci mostrano i momenti antecedenti e successivi alla sepoltura in mare di questi corpi. Sul retro delle fotografie, ad accompagnarle, una scritta a mano: una descrizione molto particolareggiata della condizione delle persone a bordo e dell'operazione di recupero.

 
 
 
 
 

 
   
 
 

 

Una prima immagine mostra cinque membri dell'equipaggio dell'Oceanic; una seconda immagine mostra in primo piano un marinaio con un remo quasi ad indicare in lontananza la scialuppa abbandonata, contrassegnata dalla X; il terzo scatto mostra sempre due marinai dell'Oceanic intenti ad operare sulla base di legno del pieghevole di salvataggio A, ancora con i suoi lati di tela calati e ancora parzialmente sommerso dall'acqua.
Purtroppo non si sa chi fu il passeggero dell'Oceanic che scrisse il 13 maggio 1912: "Ho attraversato il … Atlantico dopo la catastrofe del TITANIC. Abbiamo raccolto una delle scialuppe di salvataggio con due … cadaveri irriconoscibili di un passeggero in abito da sera e due fuochisti, incastrati sotto i sedili. … nelle mani del funzionario d'imbarco dell'Oceanic. Trovato anello da donna … I corpi, letto il servizio di preghiera, sono stati sepolti. La scialuppa di salvataggio poi trasportata sul nostro ponte quando fu tagliato … pezzo fuori della copertura della barca."
Le omissioni sono dovute ad una chiara difficoltà nella lettura dello scritto.
Un giornale canadese, quattro giorni dopo la macabra scoperta del canotto alla deriva, aveva scritto tra l'altro: "Segni di denti sul sughero della scialuppa di salvataggio pieghevole".
Sempre dalla lettura del giornale si apprende che Sir Shane Leslie, che si trovava a bordo dell'Oceanic quando fu avvistata la scialuppa di salvataggio, aveva ricordato: "Il mare era calmo quando a mezzogiorno qualcuno ha chiamato di essere visto galleggiare qualcosa. La nave aveva rallentato: era evidente che l'oggetto era una scialuppa di salvataggio di una nave in mezzo all'Atlantico. Quello che fu orribile fu che essa conteneva tre persone. Dal ponte di comando furono impartiti ordini e calata una scialuppa con un ufficiale ed un ufficiale medico. Ciò che seguì fu triste. Di due delle persone che vi si trovavano sul canotto si potevano vedere i capelli sbiancati dall'esposizione al sole ed una terza figura, che indossava l'abito da sera, che si trovava riversa sulle panchine. Tutti e tre erano morti … I tre corpi furono riposti e poi cuciti in sacchetti di tela con attaccata una barra di acciaio. Quindi, uno dopo l'altro i corpi sono stati drappeggiati nella Union Jack, letti i servizi di sepoltura ed infine sepolti in mare."
Ironia finale: successivamente si scoprì che il corpo di
Thomson Beattie fu sepolto in mare il giorno del compleanno di sua madre e quasi nel punto esatto in Atlantico, dove ella era nata 82 anni prima su una nave diretta in Canada.


 
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