La maggior parte delle
persone interessate alla storia del TITANIC conosceranno il Guarantee
Group (vedi "Il Gruppo di
Garanzia"), un gruppo di uomini selezionati dalla Harland & Wolff,
per prendere parte al viaggio inaugurale e risolvere qualsiasi intoppo nelle
operazioni del TITANIC. Il gruppo comprendeva Thomas Andrews, alcuni
installatori esperti ed una serie di apprendisti. Nessuno di loro è
sopravvissuto all'affondamento della nave.
A viaggiare insieme a loro c'era anche un giovane architetto navale, William
David Wilson, a cui fu risparmiata la tragica sorte dei suoi colleghi a
bordo del TITANIC poiché venne richiamato a terra.
David Wilson (classe 1887) nel 1911 fu nominato progettista presso la
Harland & Wolff. In quel momento, la costruzione del TITANIC era già
iniziata; uno dei compiti di David Wilson era quello di disegnare un sistema
idraulico per il TITANIC. Wilson, che prese parte anche ai collaudi
del TITANIC lungo il Belfast Lough prima che la nave salpasse per
Southampton, doveva sentirsi molto onorato, entusiasta ed eccitato all'idea
di prendere parte al viaggio inaugurale di una nave così speciale.
Il TITANIC quando lasciò Southampton il 10 aprile 1912 attraversò il
Canale della Manica diretto Cherbourg, in Francia. Fu proprio a Cherbourg
che l'avventura di David Wilson a bordo del TITANIC giunse al
termine. Gli pervenne un messaggio in cui gli fu chiesto di lasciare la nave
per dirigersi a Rotterdam, in Olanda, dove avrebbe dovuto sovrintendere a
delle riparazioni urgenti a bordo di un altro bastimento.
Wilson doveva sentirsi senz'altro molto deluso quando disse addio al
TITANIC ed al viaggio dei sogni di tutta una vita, per adempiere ai
propri doveri. Naturalmente portò con sé i suoi bagagli e, forse proprio a
causa del cambio di programma all'ultimo momento, il modello del sistema
idraulico del TITANIC si trovava ancora nella sua valigetta.
Ma cosa ne è stato del disegno del modello idraulico che Wilson aveva
portato via nella sua valigetta?
Dopo quello che era accaduto al TITANIC, non serviva più a niente e
sicuramente venne lasciato, ancora arrotolato, a giacere in fondo a qualche
armadio negli uffici della Harland & Wolff.
L'affare urgente senza dubbio salvò la vita di David Wilson. La tragedia del
TITANIC uccise molti dei migliori elementi dello staff dei
progettisti del cantiere navale. Non è difficile immaginare lo stato d'animo
di Wilson quando apprese che tutti i suoi colleghi erano morti
nell'affondamento.
Nel 1913, David Wilson fu nominato vicedirettore e, nel 1918, direttore
dell'ufficio di progettazione. Rimase a Belfast alla Harland & Wolff fino al
1920, dopodiché fu trasferito a Southampton per gestire il cantiere navale
in quella città. Tuttavia, il suo legame con il TITANIC non finisce
qui.
Durante i primi anni Venti, la nave gemella del TITANIC, l'Olympic,
doveva essere portata a Southampton. I suoi proprietari, la White Star Line,
chiesero specificamente a David Wilson di prendere parte alla procedura di
manovra della nave all'interno del cantiere navale. Nel 1926, Wilson si
trasferì con la sua famiglia in un appartamento nei sobborghi di Londra, a
Putney. Con sua grande sorpresa, scoprì che il proprietario
dell'appartamento altri non era che Charles Herbert Lightoller, secondo
ufficiale del TITANIC sopravvissuto alla tragedia. Lightoller viveva
nell'appartamento sotto, e la figlia di Wilson, Maureen, ricorda che i due
uomini parlarono a lungo di ciò che era successo al TITANIC in mezzo
all'Atlantico.
Se David Wilson ebbe occasione di riflettere sulla propria fortuna nell'aver
dovuto lasciare il TITANIC, non espresse mai pubblicamente questi
suoi sentimenti. Morì all'età di 74 anni. |