Wallace Hartley
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Wallace Henry Hartley |
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Wallace Henry Hartley fu il violinista ed il capo degli
otto orchestrali a bordo del TITANIC.
Nacque a Colne, Lancashire, Inghilterra, il 2 giugno 1878, si trasferì a
Dewsbury nel West Yorkshire dove ebbe modo di imparare a
suonare il violino. Già nel 1909 il giovane Wallace cominciò a
lavorare per la Cunard Line, a bordo del Mauretania.
Nel 1912 Hartley fu poi assoldato per la White Star Line per essere il capo
orchestra a bordo del TITANIC. Wallace Henry Hartley dapprima si mostrò
titubante nell'accettare l'incarico, per via della fidanzata Maria Robinson,
ma poi optò favorevolmente in previsione di futuri remunerativi contratti.
Dopo che il TITANIC colpì l'iceberg e cominciò ad affondare, Wallace
Henry
Hartley ed i suoi colleghi iniziarono a suonare per far sì che i passeggeri
affrontassero il tragico momento con calma e senza panico. Molti dei
superstiti testimoniarono che l'orchestra continuò a suonare fino alla
fine. Nessuno dei membri musicali sopravvisse e la storia del loro eroico
comportamento si trasformò in leggenda popolare.
Il corpo di Hartley venne recuperato dal Mackay Bennett e fu
contrassegnato dal numero 224. |
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I funerali di Wallace Hartley. |
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Oltre un migliaio di persone presero parte al
funerale del musicista, mentre una folla immane fece da ala al
passaggio del corteo funebre (fotografia sopra).
Wallace Henry Hartley fu sepolto a Colne: la città inglese
eresse anche un busto in memoria dell'illustre cittadino e dei suoi colleghi
così tragicamente periti mentre suonarono il motivo che si può ascoltare
in sottofondo, "Più vicino a te, mio Dio" (in inglese: "Nearer,
My God, To Thee"). |
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Il 14 marzo 2013, a distanza di cento anni
dall'affondamento del TITANIC e dopo sette lunghi anni di analisi, perizie e
ricerche, è stato ufficialmente annunciato, che un violino (sotto in
immagine, recuperato dopo 10 giorni dal naufragio e custodito in una
valigia recante le iniziali WHH) era effettivamente appartenuto al
direttore d'orchestra Wallace Hartley. |
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L'indizio principale che
ha permesso di individuarne il legittimo proprietario è una targa
d'argento, recante un'incisione con dedica da parte di Maria, la
fidanzata.
Chi ha messo
mano al prezioso reperto, forse tra i più importanti manufatti
recuperati dal luogo della tragedia TITANIC, ha fatto notare il
buono stato di conservazione dello strumento, che presenta solamente dei piccoli segni dovuti
all'umidità: la sacca in cuoio dove era custodito lo ha preservato
dapprima dall'acqua e poi dal tempo. |
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Permettetemi un paio di
considerazioni: personalmente sono dell'avviso che questo violino non fu
quello che Wallace Hartley suonò a bordo del TITANIC in quanto
questo strumento non fu mai recuperato dall'Oceano. Informazioni precise
a riguardo infatti si possono trovare sulla lista degli effetti
personali trovati indosso al corpo dello sventurato musicista. Leggendo
l'elenco degli oggetti (clicca nelle immagini qui sotto per ingrandire)
trovati con il corpo di Hartley (recuperato dal Mackay Bennett ed
un primo momento attributo a tale Hotley), questo comprende una
penna stilografica, un anello, un portasigarette e delle monete ma non
c'è assolutamente menzione di una valigia in pelle e men che meno di un
violino.
Pertanto il violino in questione fu appartenuto indubbiamente al
musicista ma questo strumento non era sicuramente quello del TITANIC. |
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Copia della lista degli effetti personali di
Wallace Hartley |
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Supportato da docenti
dell'Istituto di Istruzione Superiore "Antonio Stradivari" di Cremona,
nelle persone dei professori Claudio Amighetti e Claudio Ceriali, si possono
rilevare delle osservazioni a fronte di "cattiva stampa".
Il violino in questione è sicuramente di fabbricazione inglese di fine
'700 e verosimilmente realizzato nel suo corpo superiore in abete,
mentre la base retrostante potrebbe essere benissimo in acero. Solo la
cordiera e la tastiera, quelle si, sono realizzate in "rosewood", ossia
in palissandro! Inoltre appare incredibile come un violino si possa
essere così ben preservato dopo tanto tempo trascorso in acqua, e nella
fattispecie nelle gelide, ma soprattutto, salate acque dell'Atlantico.
Questo strumento musicale si sarebbe sicuramente disintegrato o quanto
meno "scollato" nei suoi componenti. |
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