Il Capitano Edward John Smith era ubriaco quando il
TITANIC colpì l'iceberg e affondò.
Così sostiene un documento recentemente rinvenuto: il Capitano Smith fu visto bere
nel salone della nave quando il TITANIC era prossimo alla
collisione.
E' storia che il Capitano venne svegliato nella sua cabina, quando la nave
colpì l'iceberg e coraggiosamente decise affondare con la sua nave. Ma
un racconto inedito della superstite Emile
Hocking
Richards
biasima il Capitano Smith per la tragedia e dice che egli stava bevendo
poche ore prima della collisione. La passeggera di seconda classe lo
mise nero su bianco in una lettera che scrisse a casa da bordo della
Carpathia, che raccolse i sopravvissuti del TITANIC.
Nella lettera, inviata alla suocera, Mrs. Richards, che stava facendo
quel viaggio per raggiungere il marito emigrato in America, scrisse: "...la nave
colpì un iceberg alle 11 nella notte di domenica. Il Capitano era sceso
a bere al bar ed aveva dato incarico ad altri di governare la nave. ...E'
stata colpa del Capitano. Il mio povero fratello George... annegato per
quanto sappiamo ora."
E' ampiamente conosciuto che il Capitano Smith, trascorse la sera del
disastro ad una cena presso il ristorante di prima classe, prima di
tornare alla sua cabina per la notte. Ma il resoconto fornito dalla
Richards fornisce una sorprendente alternativa ai suoi movimenti in
quella fatidica notte. Il documento, insieme ad una seconda lettera che
lei scrisse a casa dopo il suo arrivo a New York sulla Carpathia,
è venuto alla luce, mentre il centesimo anniversario dell'affondamento
si avvicina.
Per quanto ne so non ci sono altri rapporti di testimoni che videro il
Capitano nella sala bar la sera del naufragio. Quindi il racconto di
Emile non è coerente con le decine di altre versioni che esistono. E'
una cosa molto controversa, ma non si può ignorare il fatto che lei
fosse lì. Ciò mette una prospettiva molto diversa sugli eventi, se è
vero. La posizione del Capitano Smith fu stralciata in gran parte
dell'inchiesta britannica sul disastro ed esistono numerosi racconti
sulla dignitosa morte.
Questa è la prima volta che sento un'accusa che Capitano Smith fosse
ubriaco la notte del naufragio: perché Mrs. Richards non fece subito una
pubblica accusa se quello che lei aveva assistito era vero? Trovo strano
che lei non abbia ripetuto questa accusa in interviste e inchieste nei
giorni successivi alla tragedia del TITANIC.
Mrs Emile Hocking
Richards, 24 anni, i suoi due figli, la madre Elizabeth e la sorella
Ellen si salvarono, ma suo fratello George, fu fra i 1518 che
perirono nelle gelide acque dell'Atlantico.
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