I tragici amanti



Una delle pilotine che trasbordavano i passeggeri a bordo del TITANIC.
Una delle pilotine che trasbordavano i passeggeri a bordo del TITANIC.


 

A bordo del TITANIC, alcuni passeggeri viaggiarono sotto un'identità falsa oppure all'insaputa dei loro parenti. Erano giocatori professionisti, come George Brereton, Charles Hallace Romaine ed Harry Homer, che viaggiarono sotto i rispettivi pseudonimi di George Brayton, Charles Rolmane ed E. Haven alla ricerca di una facile preda; erano persone sole o coppie legittime che avevano deciso di fare il viaggio in incognito: Alfred Nourney si faceva chiamare Baron von Drachstedt, e Sir Cosmo e Lady Duff Gordon che viaggiarono sotto il nome di Morgan; vi erano anche uomini sposati che erano accompagnati dalla loro amante, era il caso di Benjamin Guggenheim con Pauline Léontine Aubart; anche giovani coppie che erano in viaggio di nozze all'insaputa dei loro parenti: era il caso di Victor de Soto e Maria Josefa Perez de Soto y Vallejo Peñasco; c'era anche chi si trovava in una situazione illegale, Michel Navratil viaggiava sotto il nome di Louis Hoffman ed era accompagnato dai suoi due giovani figli Edmond Roger e Michel Marcel, che aveva sottratto alla loro madre dalla quale si era separato.
Si trovavano anche a bordo degli amanti che volevano fuggire, stante l'opposizione delle loro famiglie. L'avventura stupefacente di una di queste coppie merita un'attenzione molto particolare.
Nell'elenco dei passeggeri di terza classe del TITANIC, si trovavano due giovani irlandesi, Denis Lennon e Mary Mullin: la gente si era fatta l'idea che si fosse trattato di fratello e sorella. La realtà fu molto diversa... Denis Lennon, 21 anni, abitava a Ballymahon, nella contea di Longford, in Irlanda, e Mary Mullin, 18 anni, risiedeva nel villaggio di Clarinbridge, nella vicina contea di Galway.
Denis Lennon lavorava come garzone nel pub-drogheria della famiglia Mullin. Si innamorò di Mary Mullin, ma la famiglia Mullin, di un rango sociale più alto, si oppose a questa unione tra un modesto dipendente e la loro figlia. La giovane coppia, innamorata alla follia ma disperata, decise allora di fuggire negli Stati Uniti per condurre una propria vita. Di conseguenza, secondo la versione della famiglia Mullin, Denis Lennon rubò il denaro nella cassa del negozio. I due ragazzi prenotarono il loro viaggio sul Celtic della White Star Line, ma furono trasferiti a bordo del TITANIC con il biglietto di terza classe n° 370371, che costò loro 15 sterline e 10 scellini. La coppia fuggì con il treno per raggiungere il porto d'imbarco di Queenstown. Denis Lennon dichiarò di essere un operaio mentre Mary Mullin affermò essere nubile ma di avere 20 anni, invece dei suoi reali 18 anni.
Quando Joe Mullin, fratello di Mary, apprese, a Galway, che la sorella era fuggita con Denis Lennon, esplose la sua collera. Sospettando che la sorella Mary fosse incinta, Joe mise in tasca un revolver e si precipitò nella sua camera ben deciso ad uccidere quello che, secondo lui, l'aveva posseduta. Successivamente avendo intuito la destinazione della coppia, prese a sua volta il treno in direzione di Queenstown, alla ricerca dei fuggiaschi. Joe Mullin arrivò tuttavia troppo tardi, mancando di poco la partenza del rimorchiatore che conduceva sua sorella Mary e Denis Lennon al TITANIC. Mary Mullin e Denis Lennon poterono allora navigare senza altri intoppi verso la destinazione che si erano fissati: New York; come tutte le giovani donne che viaggiarono in terza classe, entrambi occuparono probabilmente cabine distinte, le donne nella parte posteriore della nave e gli uomini alla parte anteriore. Purtroppo, tre giorni più tardi, un iceberg venne ad infrangere il loro sogno d'amore: come tanti altri passeggeri di terza classe, Mary Mullin e Denis Lennon morirono nel naufragio del TITANIC ed i loro corpi, se furono trovati, non furono mai identificati.
Questa storia mi è servita da pretesto per ricordare un altro scenario: una coppia di giovani innamorati, la divisione delle classi sociali, la persecuzione da parte dei parenti, l'unione nella morte. Una sola differenza tuttavia: questo resoconto non è un romanzo, ma pura e semplice realtà, con persone realmente esistite e fatti autentici.


 
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