Un carissimo e
affezionato lettore di San Martino in Rio, provincia di Reggio Emilia, mi ha
posto il seguente quesito: per diventare storico se ho una specie di certificato?
A lui voglio dedicare questo articolo. Premettendo che non ci vuole nessun
certificato, mi sia consentito approfittare della domanda per sviluppare un
tema che mi sta a cuore.
Una cosa che ho notato sui social network è che ci sono molte persone che si
definiscono esperti o storici del TITANIC. E dopo aver detto ciò,
vanno in giro ripetendo gli stessi "fatti" popolari che sono stati detti per
anni, ma "fatti" però completamente falsi. Non voglio affossare queste
persone. Sto solo affermando che molte persone non hanno mai fatto ricerche
adeguate e, molte di loro, non sanno neanche come farle. Anch'io ho fatto la
stessa cosa quando ero molto più giovane perché non mi era stato detto come
effettuare questa ricerca e così io medesimo sono andato in giro ripetendo gli
stessi "fatti". In risposta a questo, ho deciso scrivere questi consigli.
Il primo consiglio è quello di schiarirsi bene le idee su ciò che si pensa
di sapere. Sono uscite così tante informazioni false sul TITANIC che
sarebbe, ed è necessario, liberare la mente da tutte le informazioni fasulle
in modo da poterle sostituire con fatti veri.
Il secondo consiglio è di affidarsi a documenti di origine primaria. Non c'è
niente come imparare da quelli che erano lì e vissero quello che è
successo. Molti sopravvissuti hanno fornito resoconti dettagliati del
naufragio. Molti archivi sono disponibili al pubblico. Di recente ne sono
venuti alla luce altri. Altri ancora devono ancora essere scoperti. La
parola di un testimone trionfa sempre sulla parola di uno storico che si
siede sulla poltrona, speculando su cosa potrebbe essere accaduto.
Ora, ci sono molte cose che dobbiamo però tenere nella mente mentre
controlliamo i resoconti dei sopravvissuti. Alcuni sopravvissuti hanno
spudoratamente mentito. Per esempio, il Secondo Ufficiale Lightoller mentì su alcune
cose nella sua testimonianza, verità dannose e compromettenti per la White Star Line. Altri
mentirono anche solo per proteggere la propria reputazione.
Occorre poi confrontare ciò che riferirono i sopravvissuti su
determinati eventi. Alcuni si contraddicevano ed è importante tenere bene
presente queste contraddizioni. Con il passare del tempo, i ricordi dei
sopravvissuti si mischiarono e poi si sostituirono con cose che avevano dimenticato
oppure semplicemente che non erano mai accadute. Questo è successo con diversi testimoni.
Quindi, al neo-storico dico prestare particolare attenzione ai resoconti successivi.
Confrontarli, se possibile, con gli account forniti subito dopo il disastro
dalle stesse persone.
Le fonti secondarie non bisogna screditarle tutte ma fare attenzione, quello
sì. I
giornali tendevano ad aggiungere del loro dettagli per rendere i resoconti più strazianti
e soprattutto per far vendere più giornali.
Osserviamo anche le pratiche e le politiche comuni di quel tempo prima di
condannare le azioni di coloro che sono "entrati" nella storia. C'erano
alcune prassi che ci farebbero orrore ancora oggi. Ad esempio,
molte navi non avevano abbastanza scialuppe di salvataggio. Non solo il
TITANIC. Un altro esempio è che era cosa assodata in quel momento che i
Capitani accelerassero quando gli iceberg erano vicini.
Non fidatevi poi di tutti coloro che si definiscono storici del TITANIC.
Fate la vostra ricerca e verificate i fatti quando leggete cosa scrivono
"ricercatori e storici". Persino Walter Lord commise degli errori nel suo "TITANIC,
la vera storia", sebbene le sue informazioni fossero corrette per l'epoca.
Ogni volta che leggete un libro, controllate le fonti di informazioni. Se
non ce ne sono, siate ancora più sospettosi di ciò che state leggendo. |