Douglas Spedden




Spedden, Master Robert Douglas


 

Spedden, Master Robert Douglas era un ragazzino americano di 6 anni che viaggiava a bordo del TITANIC con i suoi genitori e la sua bambinaia. La famiglia stava facendo rientro a casa dopo aver trascorso le vacanze ad Algeri ed a Montecarlo.
Gli Spedden, Frederick e Margaretta, erano facoltosi americani in viaggio con la cameriera personale Wilson, Miss Helen Alice e la bambinaia di Douglas, Burns, Miss Elizabeth Margaret. Il 10 aprile 1912 la famiglia salì su un treno a Parigi direzione Cherbourg, da dove si sarebbero imbarcati sul TITANIC. Il porto di Cherbourg era troppo piccolo per consentire l'attracco del TITANIC, che dovette ormeggiare fuori dal porto. I passeggeri di prima e seconda classe furono imbarcati su una nave appoggio, il Nomadic. Il trasbordo durò tra i 30 ed i 45 minuti.


 


 

Il giovane Douglas fu immortalato (vedi fotografia qui sopra) nella storia del TITANIC come il ragazzino che giocava sul ponte di prima classe. Si tratta di una foto scattata da padre Frank Browne, e pubblicata nella sua collezione. Padre Browne era un fotografo molto appassionato e prese alcuni dei più famosi scatti a bordo del TITANIC: la foto in questione ritrae anche il padre di Douglas e si può intuire la sagoma della bambinaia Burns, la quale però è seminascosta dal passeggero di spalle in primo piano.


 


 

Ma il ricordo principale di Douglas Robert Spedden fu raccolto nel libro per bambini "Polar, the TITANIC Bear", scritto per Douglas da sua madre come regalo in occasione del Natale del 1913. Il testo racconta le avventure dell'orsetto bianco preferito dal bambino, Polar, che era con lui sul TITANIC.
In quella fatidica notte i genitori di Douglas raccontarono di essere stati svegliati da uno scossone improvviso e dal rumore dei motori che striderono. Gli Spedden salirono sul ponte imbarcazioni per capire che cosa stesse avvenendo. Nel suo diario Margaretta Spedden descrisse che la nave iniziò già a inclinarsi quando andò a svegliare il piccolo Douglas, la bambinaia e la cameriera. Un'ora dopo la collisione, la signora Spedden, le due domestiche e Douglas furono assistiti nella scialuppa di salvataggio numero 3 da un membro dell'equipaggio. Poiché non si videro arrivare altre donne e bambini, a Frederick Spedden fu consentito di prendere posto insieme ad altri venti uomini. 
Dopo l'affondamento del TITANIC, i passeggeri a bordo della scialuppa di salvataggio numero 3 provarono a convincere il membro dell'equipaggio al comando della scialuppa a tornare indietro per soccorrere quanti erano in acqua, ma dovettero desistere in quanto c'era il timore che la loro piccola imbarcazione potesse essere risucchiata dal gorgo creato dall'affondamento. Il gruppo familiare attese l'arrivo della nave di soccorso stringendosi forte per resistere al freddo.
Douglas rimase relativamente indifferente all'evento che si stava svolgendo, perché, le cronache riferirono che, a bordo della scialuppa di salvataggio, dormì fino all'alba. Una volta a bordo della Carpathia, gli Spedden furono ricordati per la gentilezza con cui si presero cura degli altri sventurati scampati. Il Capitano della Carpathia, Arthur Rostron, ebbe particolari parole di elogio per il comportamento della famiglia Spedden durante il viaggio verso New York. 
Nessuno sa che cosa accadde all'orsetto Polar.
8 agosto 1915: Douglas Spedden fu investito da un furgone, morì pochi giorni dopo. Aveva solo che nove anni.


 
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