Lucy Ridsdale |
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Lucy Ridsdale fu una dei
705 superstiti dell'immane tragedia del TITANIC. Lucy, in compagnia
della sua compagna di cabina Mary Davis, riuscì a salvarsi salendo a bordo
della scialuppa numero 13.
Nata nel 1855 a Ribston, nello Yorkshire, Lucy Ridsdale quel 10 aprile 1912
si imbarcò a Southampton sul TITANIC, con il biglietto di seconda
classe (che le costò 10 sterline e 10 scellini) e volle recarsi in America
dove ad attenderla c'erano già le altre sue sorelle in quel di Marietta,
nello stato dell'Ohio, ed una nipote a Milwaukee nel Wisconsin. La sua
sarebbe stata una permanenza definitiva: era qui che ella voleva godersi la
"vecchiaia" con i suoi cari. |
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Non c'è da stupirsi che il
costo del suo biglietto fosse un tantino elevato, poiché recò con sé diversi
bauli contenenti tutto quanto possedeva in Inghilterra. Questo bagaglio
rappresentava tutta la sua vita! Infatti ella recò quasi 300 libbre di bauli
e sicuramente anche per trasportarli in treno dapprima sino a Londra, poi
dalla capitale sino a Southampton dovette pagare un costo aggiuntivo
(fotografia qui sopra).
Successivamente, a bordo del TITANIC ella ricevette un voucher per
poter disporre il ritiro dei suoi bagagli una volta giunta a New York.
Dunque Lucy era a questo punto pronta per il suo ultimo viaggio
dall'Inghilterra verso gli Stati Uniti.
Come ho detto ella portò tutto quello che aveva accumulato negli anni della
sua vita, quindi non è sorprendente che lei avesse con sé un bracciale in
oro, adornato di rubini e diamanti, piuttosto che dodici posate da tavola
d'argento. |
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Oggetti e monili per una valore di oltre
tremila dollari; questi beni furono catalogati proprio prima di partire da
Lucy la quale, oltre a stilare un inventario pensò bene di accludere anche,
ad ulteriore prova dei propri beni posseduti, gli indirizzi di due persone
che l'avevano evidentemente assistita nella compilazione dei suoi averi,
come si può chiaramente leggere dall'immagine qui sopra. Quasi a conferma
che, se qualcosa fosse andato storto, lei poteva a buon diritto reclamare la
sua perdita. |
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Come centinaia di altri
sopravvissuti e dagli stessi familiari delle vittime, ella presentò reclamo
(vedi immagine subito sopra) il 18 dicembre 1912, alla Ocean Steam
Navigation Company Ltd. (che ricordiamo per inciso era la società
proprietaria della White Star Line) per l'onerosa perdita ed è altrettanto
evidentemente lei doveva aver preso una buona nota, da qualche parte di
tutto quanto aveva scritto in precedenza, per poter poi redigere la lista,
che vediamo nella successive tre immagini, così ben dettagliata: anche
questi documenti sono stati recentemente "spolverati" dagli archivi
americani. |
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Occorre far bene presente,
per chi non lo sapesse, che per legge se la White Star Line non veniva
riconosciuta colpevole del disastro, i pretendenti dovevano dimostrare
esattamente il contrario, altrimenti nulla era dovuto loro. Ovviamente la
diatriba andò avanti negli anni; anche gli articoli apparsi a quel tempo sul
New York Times furono alquanto contradditori in materia di rimborsi ai
superstiti.
Io presumo che Lucy Ridsdale ricevette un qualche indennizzo ma certamente
molto meno di quello che lei andava cercando. Comunque è pressoché certo che
la White Star Line cercò di accomodare le cose. Si pensi che la Ocean Steam
Navigation Company rimborsò, a coloro che ne fecero richiesta, un importo
complessivo di 650mila dollari per tutte le varie rivendicazioni legali! |
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