Arthur "Artie" Moore non
poté fare nulla per aiutare la nave in difficoltà ed incontrò incredulità
quando riferì l'informazione alla locale stazione di polizia. Anche se i
pubblici ufficiali credevano che il Moore avesse sentito i segnali dal
TITANIC, al fatto che il transatlantico stesse affondando nessuno dette
credito perché il TITANIC era "unsinkable", inaffondabile. E' stato
solo due giorni dopo, quando fu annunciato dalla stampa, che si realizzò che
Arthur Moore era nel giusto. |
Un vecchio mulino
Gelligroes Mill, la cui costruzione è risalente al XVII secolo, a Blackwood
nel Galles, è stato dimora della famiglia Moore, negli anni tra il 1850 ed
il 1950. Il figlio dei Moore, Artie, questo il suo nomignolo, nacque nel
1887; un incidente gli provocò la perdita della parte inferiore della gamba
destra, e per il resto della sua vita, egli utilizzò un arto di legno. Sul
finire dell'anno 1908, usufruendo di un tornio azionato dalla ruota del
mulino ad acqua, Artie costruì il modello di un motore a vapore. Con il suo
prototipo partecipò ad un concorso e ricevette in cambio un libro dedicato
al magnetismo ed all'elettricità, con particolare riguardo all'ingegneria
della nuova scienza che stava prendendo piedi in quei giorni: la radio senza
fili. Il ragazzo ne restò entusiasta. |
Nel piccolo capanno, sopra
in fotografia, adiacente al recondito mulino, Artie iniziò presto il
montaggio delle antenne e costruì la sua stazione radio rudimentale, costituita da un
ricevitore e da un trasmettitore a spinterometro. |
A 24 anni Artie sicuramente aveva affinato le sue conoscenze al punto da
costruire un'attrezzatura più sensibile che gli consentì di ricevere
trasmissioni anche da una notevole distanza. Ed in quell'alba del 15 aprile
1912 alle 3:25 am, ora di Greenwich, corrispondenti alla mezzanotte e 25 del
TITANIC, Artie, che probabilmente si stava dando da fare con le sue
apparecchiature, ricevette una debole trasmissione, in codice morse, di una
nave in pericolo che diceva: "CQD CQD SOS MGY Position
41° 44' N 50° 24' W. Require immediate assistance.
Come at once. We have struck an iceberg. Sinking…. We are
putting the women off in the boats."
La
chiamata ha
continuato:
"We are putting the passengers off in small boats".
Artie Moore prese nota dei segnali che riceveva, quasi
incredulo delle parole che stava scrivendo.
Il dispaccio proseguì "Women and children in boats, cannot
last much longer." Poi gli ultimi accorati
appelli: "Come as quickly as
possible old man; our engine-room is filling up to the boilers."
Dell'episodio che accadde poi ho già riferito;
Artie in seguito raggiunse una notevole notorietà.
Quell'estate del 1912 a questo ragazzo, di umili origini, fruttò una borsa
di studio della British School di telegrafia di Londra. La cosa gli permise
l'opportunità di intraprendere gli studi nel mondo della scienza e del
wireless.
Le attività di Artie suscitarono l'attenzione anche di Guglielmo Marconi.
Marconi stesso di persona si recò a Gelligroes per incontrare Artie per
discuterne del suo lavoro e dei suoi esperimenti. Il padre della telegrafia
restò entusiasta del giovane e lo invitò ad unirsi alla sua società come
disegnatore. Nel 1914, Artie era al reparto attrezzature nave della
Compagnia Marconi, ed allo scoppio della prima guerra mondiale fu assunto
come tecnico in "Ammiragliato raccordi speciali", lavorando sulle navi
mercantili che operavano in mare aperto. Artie ha curato anche
l'installazione di apparecchiature wireless su navi da guerra. Nel 1918,
Artie Moore fu nominato alla istituzione di Liverpool sempre della Compagnia
Marconi. Nel 1923 fu trasferito alla Marconi International Marine
Communication Company di Bristol, dove fu nominato direttore.
Lo spirito innovativo di Artie lo ha portato a brevettare, nel 1932, una
forma primitiva di sonar. Artie ha soggiornato a Bristol fino al giorno del
suo pensionamento avvenuto nel 1947, e l'anno dopo, per la sua cagionevole
salute si trasferì in Giamaica. Artie aveva ormai 61 anni e non sarebbe mai
più tornato in Galles. Dopo solo sei mesi di permanenza in Giamaica ripartì
per l'Inghilterra ed il 20 gennaio 1949 morì in un nosocomio di Bristol.
Nonostante il suo notevole contributo al progresso della radio e nelle
comunicazioni wireless, gli sforzi pionieristici ed il talento straordinario
di Arthur "Artie" Moore rimangono relativamente poco conosciuti.
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