Il
TITANIC era già un predestinato!
Gli esperti suggeriscono che, prima ancora che
il transatlantico prendesse il largo, la nave era già condannata. Le ultime
rivelazioni, infatti, suggeriscono che, anche se la nave non avesse colpito
l'iceberg, le sue debolezze strutturali furono tali che poteva essere
sufficiente un mare molto agitato per renderla vulnerabile e quindi farla
affondare.
Questi difetti sono stati evidenziati dai ricercatori dopo che hanno
scoperto, filmato ed infine analizzato porzioni inesplorate, di quel che ormai
rimane, della chiglia del TITANIC. Secondo gli eventi noti il TITANIC si ruppe
in due tronconi ed affondò disegnando un angolo di 45 gradi; tuttavia, i nuovi risultati
consentono di affermare che questa rottura si verificò già quando la poppa
aveva raggiunto un'ampiezza di 10 gradi.
Rushmore DeNooyer, colui che ha
diretto il progetto, ha dichiarato "che forse il TITANIC non fu progettato a
regola d'arte, anzi". Indizi fondamentali che hanno portato a questi risultati
sono state le immersioni effettuate al relitto nell'agosto 2005: gli studi del
filmato, ripreso in quell'occasione, hanno permesso di calcolare l'angolo di
inclinazione del TITANIC quando questo si spezzò. Il team è così giunto alla
conclusione che la causa fu da attribuirsi ai "giunti di dilatazione" (in caso
di mare molto grosso, hanno la funzione di flettere, di avere cioè di dare una certa elasticità su tutta
la struttura) montati in corrispondenza sia della prua sia della poppa e da qui
l'affermazione che anche un mare burrascoso avrebbe potuto compromettere
mortalmente la nave.
Ulteriori approfondimenti hanno poi consentito di
verificare che l'angolo di inclinazione quando avvenne la rottura poté essere
stimato sui 10°.
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Roger Long, l'architetto navale che ha partecipato al piano di lavoro, è
giunto alla conclusione che "la progettazione dei giunti di dilatazione
fu senza dubbio alcuno, molto grossolana, e ciò
determinò una concausa nell'immane disastro". A controprova di questa
affermazione, l'architetto asserisce che un sopralluogo al relitto del
Britannic, la nave sorella del TITANIC costruita anch'essa da Harland
& Wolff
ed affondata nel Mar Mediterraneo nel 1916 dopo aver colpito una mina, ha permesso
di constatare come i costruttori avessero poi modificato la progettazione,
adattato e montato in aggiunta altri "giunti di dilatazione". Questo dato di
fatto stimola i sospetti che i costruttori del TITANIC erano
già a conoscenza dei
difetti strutturali della nave: il fatto poi è che il TITANIC,
uando si ruppe in due tronconi, causò certamente il tributo
mortale di parecchie persone. Se a ciò si aggiunge il fatto che bastava che la
nave rimanesse a galla almeno un paio d'ore in più, questo poteva significare
la salvezza sicura di molti passeggeri. |
Il timone uscì dall'acqua causando un enorme stress sulla struttura della poppa e della chiglia. La sezione di poppa si spezzò in corrispondenza dei giunti di dilatazione (evidenziati in rosso) ad un angolo di 10° invece dei 45°, come si
fu precedentemente
supposto. |
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La parte timoniera galleggiò quindi si liberò perdendo frammenti; il ponte di comando
fu distrutto e trascinato via dall'impeto
dell'acqua. |
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Sempre la parte timoniera ruotò su se stessa, galleggiando per poco tempo prima di
affondare. |
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Il relitto del TITANIC si adagiò sul fondo dell'oceano a 3810 metri di profondità. |
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