Si
è chiuso un altro capitolo nella lunga saga del TITANIC: nei
giorni scorsi sono state disperse in mare, al largo della Cornovaglia,
le ceneri di Ellen Walker. La donna, morta nell'ottobre 2006 alla
veneranda età di 92 anni, ha voluto ricongiungersi in questo modo
con il padre mai conosciuto, Henry Samuel Morley, annegato a soli 37 anni
d'età quando il TITANIC entrò in collisione con un iceberg
durante il viaggio inaugurale da Southampton a New York affondando
nella notte del 15 aprile 1912. Henry Samuel Morley, un commerciante
sposato di Worcester, si imbarcò sul TITANIC assieme
all'amante 19enne, Kate Phillips, di professione commessa.
Sperava di rifarsi una vita al di là dell'Atlantico. I genitori di Ellen Walker viaggiarono entrambi in seconda classe, sotto il falso nome di
Henry Samuel Marshall e Kate Marshall.
Dopo l'urto con l'iceberg che segnò il destino della nave, Kate
Phillips trovò miracolosamente posto su una delle ultime scialuppe
scese in mare: "Mio padre - raccontava Ellen Walker sulla scorta delle
tardive confidenze della madre - non volle che lei partisse e cercò
di stringerla a sé. I marinai però la presero e la gettarono nella
scialuppa".
Henry Samuel
Morley regalò alla giovane amante una collana con uno zaffiro:
"Mia madre era in camicia da notte e un marinaio le allungò un
maglione. Rimase per 3 o 4 mesi a New York e poi ritornò a
Worcester".
Ellen Walker era solita raccontare che a Worcester -
città dell'Inghilterra centrale - nacque nel gennaio del 1913 e che
scoprì soltanto nell'ultimo ventennio di vita di essere collegata
con una delle maggiori sciagure marittime di tutti i tempi. Come ha
chiesto nel testamento, le sue ceneri sono state disperse al largo della Cornovaglia all'altezza di Cataclew Point e
suo figlio Robert - 70enne - non si è stupito di questo desiderio:
"Ha voluto andare nello stesso posto dove si trova il padre che
non ha mai conosciuto".
In questa estrema volontà è stata accontentata ma negli ultimi
20 anni Ellen Walker, che si era messa a collezionare tutti i
ritagli di stampa sul TITANIC e possedeva la chiave di una
delle cabine del transatlantico, non è riuscita a vincere una
battaglia alla quale teneva moltissimo: quella di poter unire al suo
cognome quello del padre.
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