La lista originale dei passeggeri del TITANIC, in occasione del
95° anniversario della tragedia, è ora disponibile.
La lista dei passeggeri è composta da un documento (peraltro incompleto:
manca sicuramente qualche foglio!) di 34 pagine suddivise in due parti: una parte (da pagina 1 a pagina 27) comprese i passeggeri che si
erano imbarcati da Southampton il 10 aprile, l'altra parte (da pagina 28 a pagina 34)
è riservata ai passeggeri che salirono a bordo del TITANIC a Queenstown, il giorno seguente.
C'è anche una pagina, la numero 7, che fa riferimento ai passeggeri che si imbarcarono a Southampton ma che fecero scalo a Cherbourg.
Scoprire i pochi fortunati che sbarcarono a Cherbourg è stimolante; i documenti ci rivelano anche coloro che, malgrado l'acquisto del biglietto, non si imbarcarono affatto. Nessun passeggero di prima classe si imbarcò a Queenstown:
erano tutti cittadini irlandesi coloro che salirono a bordo da questa località, gli stranieri
erano tutti cittadini statunitensi.
La lista dei passeggeri del TITANIC comprende anche diverse informazioni: oltre al nominativo troviamo il numero del biglietto d'imbarco, se si trattava di un passeggero adulto (cioè una persona di età superiore ai 12 anni) piuttosto di un bambino oppure di un neonato. Ovviamente viene specificato il sesso del medesimo, la località d'imbarco, l'occupazione, la nazionalità, l'età, la classe sulla nave, oltre che la destinazione della futura residenza. Nel caso in cui i passeggeri appartenevano alla prima classe talune informazioni (esempio l'età piuttosto che la professione)
furono appositamente omesse. Un altro particolare da registrare, ai fini statistici,
furono i figli nati nel Regno Unito ma da genitori stranieri che nel viaggio di ritorno, dovevano essere registrati con la nazionalità di appartenenza del capofamiglia. Un dettaglio, anche se risaputo, lo si legge chiaramente in questi atti: i passeggeri delle
tre differenti classi dovevano essere imbarcati in gruppi separati.
Vediamo un po' queste liste: occorre dire che per quel che ne riguarda quelle redatte a Southampton, furono scritte ad opera di almeno
6 persone diverse. Le pagine 1, 2, 3, 4 e 27 furono scritte da un primo impiegato e recano un timbro per indicare la destinazione e la classe di appartenenza dei passeggeri. Colui che scrisse le pagine 5, 6, 7, 12, 13, 14 e 15 fu l'unica persona che compilò questi fogli indicando dapprima il cognome e, giustamente dopo, il nome del passeggero, tralasciando di inserire (come detto sopra, essendo tutti passeggeri di
prima classe) occupazione ed età. Quest'ultimo concetto espresso (anche se esteso ai passeggeri di seconda classe) si verifica anche alle pagine 8, 9, 10, 11, 16 e 17, scritte da una terza mano. Una quarta persona si adoperò alla scrittura delle pagine contraddistinte dai numeri 18 e 19. Le pagine 20, 21, 22, la metà inferiore della 24 e
della 26, compilate da un quinto impiegato, non hanno la colonna relativa all'occupazione dei passeggeri. Sprovvisti anch'essi della medesima colonna sono le pagine 23, 24, 25 e la metà superiore della pagina 26, la cui opera la si deve ad un sesto impiegato: della stessa calligrafia sembrano essere gli ultimi tre nominativi di pagina 4. Una considerazione che si deduce da queste ultime pagine citate
era l'incerta, o meglio la non corretta, ortografia: ad esempio il compilatore scrive "norweigan" in luogo di "norwegian", ossia norvegesi. Questo problema forse
fu dovuto anche all'esasperazione del compilatore di queste ultime liste; egli, infatti, doveva anche registrare molti nomi bulgari piuttosto che scandinavi, chissà con quale imbarazzo.
Georges Alexander Krins, che si imbarcò con il biglietto 250654 e Roger Marie Bricoux, anch'egli possessore del biglietto con il medesimo numero, appaiono inseriti a pagina 11 con il rispettivo nominativo affiancato da una x: i loro nomi
furono successivamente barrati a causa di un duplicato come si può evincere andando a leggere alla pagina 17. Queste due persone furono regolarmente imbarcate:
erano
2 degli 8 componenti dell'orchestra di bordo!
Diverso il caso di Alice T. Teroan, biglietto d'imbarco numero 250541, il cui nome appare a pagina 16: il nome
fu affiancato, anche in questo caso dal segno x, tuttavia questa persona non salì a bordo a Southampton bensì a Cherbourg!
A pagina 21, Emma Duyvejonck, una giovane belga con il biglietto contrassegnato dal numero 345766, ed a pagina 22 Henri Van Den Steen, anch'egli belga in possesso del biglietto 345782,
recano accanto alla cancellatura la scritta "Rej": i due non furono ammessi a bordo per motivi medici.
Ammalato viceversa lo fu il norvegese Elias Johannssen, biglietto numero 312988, il cui nome
è segnalato alla pagina 20. Elias non salì a bordo del TITANIC.
E questo per quel che concerne le liste dei passeggeri imbarcati a Southampton; vediamo ora le liste scritte a Queenstown. Esse furono compilate da due persone differenti: un primo impiegato scrisse le liste delle pagine 28, 29 e 30 ed un altro s'incaricò di redigere le pagine 31 e 32.
I passeggeri Frank Dewan, biglietto numero 336439, e Patrick Fox, biglietto numero 368573, furono segnati sulla lista Queenstown e poi cancellati, non recano a fianco del loro nome il segno che abbiamo visto regolarmente accanto al nominativo di coloro che acquistarono il biglietto e che poi non si imbarcarono. Furono depennati solamente per una duplicazione dei loro nominativi,
infatti, Frank Dewan lo troviamo a pagina 29 e poi, come detto con la cancellazione, a pagina 30. La stessa cosa appunto accade anche per Patrick Fox registrato con cancellazione a pagina 4 e registrato poi a pagina 32. Quindi entrambi salirono sul TITANIC.
Esattamente il contrario si verifica nel caso dei seguenti passeggeri (tra parentesi il loro numero di biglietto d'imbarco): Mary Jordan (30944), Margaret Gilligan (43131), James Tynan (38850), Norah Callaghan (364853), Annie Jordan (364854), Michael F. O'Sullivan (366715), Mary Dunne (366984), John Concannon (382644) Delia Forkan (386588), Bridget e Margaret Cortney (entrambe con biglietto 368363). Tutti i citati sono stati cancellati, non hanno la crocetta e non salirono a bordo del TITANIC.
Non sono molto chiare le varie annotazioni, siano esse cancellazioni, visti e o spunte, apposte sulle liste.
Fu molto probabile che alcune segnature furono fatte nell'ufficio della White Star Line oppure forse addirittura dal Board of Trade (Ministero del Commercio) dopo la partenza della nave. La ragione può essere che la lista di Southampton (vedi la pagina 27)
fu scritta il giorno 9, cioè il giorno prima della partenza del TITANIC, come risulta evidente dal timbro della dogana (Customs House). Questo a meno che si trattò di una grave svista dell'impiegato che
fosse dimenticato di aggiornare il timbro-datario oppure più semplicemente che la dogana espletò le pratiche il giorno prima della partenza del 10 aprile. D'altro canto, invece, la lista di Queenstown (pagina 28) reca la data del 13 aprile, vale a dire due giorni dopo che il TITANIC lasciò l'Irlanda e si trovava in piena navigazione nell'Atlantico. La vidimazione, la si può notare chiaramente, è quella del "Board of Trade Surveyors Office" e non quella della dogana.
Per quanto riguarda le anomalie, errori di ortografia e quant'altro, inerente alla compilazione dei nominativi dei vari passeggeri, esse sono alquanto singolari. A pagina 33 possiamo notare come le scritte originali "Olympic" e "Liverpool" sono state barrate ed in loro luogo inseriti i nomi "TITANIC" e "Queenstown".
Altra nota rimarchevole: il passeggero Reverendo Charles Leonard Kirkland, biglietto 219533, appare sia nella lista di Southampton (pagina 10)
sia nella lista di Queenstown (pagina 31): in entrambi i casi il numero del biglietto è il medesimo.
Analizzando nel dettaglio le liste qui proposte si possono fare altre interessanti considerazioni: alle pagine 7 e 12, pagine che riguardano i passeggeri per la breve tratta da Southampton a Cherbourg, appare la scritta a matita "Disregard" (negligenza).
Quale significato ha? Da chi fu apposta? La parola "Disregard", in riferimento alla lista di Southampton,
fu scritta in relazione a coloro che viaggiarono sino a Cherbourg o sino a Queenstown. La parola, a mio avviso, fu scritta da un funzionario del Board of Trade nella normale circostanza per evidenziare appunto quei passeggeri appena menzionati,
affinché non fossero conteggiati in computo complessivo delle persone a bordo del TITANIC. Forse uno dei motivi per cui furono stilate queste liste fu senz'altro da attribuire alla redazione di in un quadro statistico ai fini di individuare il flusso migratorio delle persone.
Comunque, con il senno di poi, queste note, per me, furono scritte dai funzionari del Board of Trade quando, in modo concreto, appurarono chi fosse a bordo del TITANIC quando esso affondò.
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