|
Pubblicità dei cantieri di Harland & Wolff. |
|
L'ingresso della Harland & Wolff. |
|
Quando la White Star Line, decise di costruire la nuova generazione di transatlantici
della classe "Olympic" affidò l'intero progetto ai cantieri navali Harland
& Wolff di Belfast; a capo dei progettisti vi fu Alexander
Montgomery Carlisle. Il cantiere di Belfast, dove
le due navi vennero costruite, dovette subire delle radicali modifiche per poter
contenere i due scafi e si rese necessario costruire un nuovo bacino di carenaggio.
La Harland & Wolff dovette demolire i tre scali già esistenti per fare posto
a due nuovi. Questi vennero completati da un carro ponte lungo oltre 250 metri,
sormontato da una gru di 40 metri e capace di sollevare carichi fino a 3 tonnellate.
Furono costruiti 6 elementi mobili, ciascuno dotato di 10 gru con
ascensore e montacarichi che trasportavano uomini e materiali nei vari
piani di costruzione. |
|
Operai all'uscita dei cantieri di Harland
& Wolff al termine di una giornata lavorativa. |
|
Architetti e progettisti all'Harland & Wolff. |
|
Per la realizzazione delle due navi furono impiegate 14.000 persone. Non solo,
la Harland & Wolff fece costruire un cantiere per le riparazioni a Southampton,
anche se gli interventi più importanti dovevano essere eseguiti a Belfast.
Anche il molo newyorkese della White Star Line necessitò di un allungamento
per poter ormeggiare i due transatlantici. |
|
Architetti e progettisti all'Harland & Wolff. |
|
Un gruppo di operai della Harland & Wolff in posa davanti alla
murata del TITANIC. |
|
Tutti i testi nel
sito
www.titanicdiclaudiobossi.com
sono di proprietà
intellettuale di
claudio bossi.
Non è permesso a terzi copiare, modificare,
ripubblicare o comunque sfruttare i sopraccitati
testi del sito senza preventiva autorizzazione
scritta da parte di
claudio bossi.
|
|
|