Famiglie distrutte



Numerose famiglie di emigranti viaggiarono in terza classe a bordo del TITANIC. Di condizioni assai modeste, questi passeggeri partirono per il Nuovo Mondo con la speranza di trovare condizioni di vita migliori. Qualcuno voleva ricongiungersi con parenti o amici già emigrati, altri cedettero a delle offerte di lavoro più qualificanti per un futuro più idilliaco.
Come noto, il naufragio del TITANIC fece numerose vittime tra gli emigranti che viaggiarono in terza classe, e certe famiglie scomparvero per intero. Secondo il regolamento della White Star Line furono considerati come bambini i passeggeri di età compresa tra un anno sino a dodici anni.
La famiglia Anderson, originaria della Svezia: padre, madre ed i loro cinque figli, tutti di età inferiore ai dodici anni. Tutti morirono.
La famiglia Paulsson, anch'essa svedese: perirono la madre ed i suoi quattro ragazzi, tutti di età inferiore ai dodici anni.
La famiglia Sage, dall'Inghilterra: padre, madre ed i loro nove fanciulli di cui tre di età inferiore ai dodici anni. Nessuno si salvò. (vedi capitolo "La famiglia Sage")
La famiglia Skoog, anche loro della Svezia: padre, madre ed i loro quattro bambini di età inferiore ai dodici anni. Tutti morti.

 
 

La famiglia Anderson
La famiglia Anderson
 


La famiglia Goodwin

 
 

La famiglia Goodwin, inglese: padre, madre ed i loro sei figli, di cui quattro avevano meno di 12 anni. Anch'essi tutti scomparsi. (vedi capitolo "La famiglia Goodwin")
La famiglia francese Lefevre: la madre ed i suoi 4 infanti di cui tre con età inferiore ai 12 anni. Tutti deceduti.
La famiglia Panula, originaria della Finlandia: la madre ed i suoi cinque bambini di cui tre di età inferiore ai 12 anni. Tutti morti.
La famiglia Rice, dall'Irlanda: morirono la madre ed i suoi cinque figli tutti di età inferiore ai 12 anni. (vedi capitolo "La famiglia Rice")


 
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