La Marconi International Marine Communication Company, Limited, è stata
l'azienda fornitrice dei servizi primari per i telegrafi senza fili
transoceanici e delle comunicazioni radio a bordo delle navi nel ventesimo
secolo. Due dipendenti di questa società, Jack Phillips ed Harold Bride,
erano a bordo del TITANIC durante il suo breve viaggio. Questi
operatori erano entrambi considerati esperti, e ci si pone la domanda perché
gli avvisi di ghiaccio ricevuti dal TITANIC non vennero presi con la
giusta considerazione?
E' noto che ci furono due messaggi che non pervennero al Capitano Edward
John Smith quella notte del 14 aprile 1912. Circa due ore prima che il
TITANIC colpì l'iceberg, il Mesaba aveva inviato un messaggio che
recitava: "Da Mesaba a TITANIC ed a tutte le navi ad est.
Ghiaccio riportato in latitudine 42° N a 41° 25' N, longitudine 49° a 50°
30' O. Visto blocco di ghiaccio grosso e grande numero di grandi iceberg.
Anche campo di ghiaccio. Bel tempo, chiaro."
Come indicato successivamente, questo messaggio chiaramente indicava la
presenza di montagne di ghiaccio nelle immediate vicinanze della rotta del
TITANIC e forniva esattamente l'area in cui il TITANIC entrò
in collisione. Se quest'allerta avesse raggiunto il ponte di comando
avrebbe, forse, influito sulla navigazione della nave. Purtroppo per il
TITANIC, il messaggio non incluse il prefisso "MSG" (Master
Service Gram),
che serviva come riconoscimento che il messaggio era destinato al ponte di
comando. Si presume che Phillips era troppo impegnato a trasmettere i
messaggi privati dei passeggeri e per questo non dette il giusto significato
a questo messaggio, e senza il prefisso che segnalasse la sua importanza,
esso fu di fatto trascurato. Questa ipotesi però non è pura speculazione:
Bride infatti testimoniò che il messaggio di fatto finì
sotto un fermacarte!
Il secondo messaggio fu inviato, circa quaranta minuti prima che il
TITANIC cominciò ad affondare, dal Californian. Quest'ultima
imbarcazione, come noto, era rimasta bloccata nel pericoloso campo di
ghiaccio verso cui il TITANIC si stava avvicinando ed era in attesa
delle prime luci del giorno per poter proseguire il suo viaggio. |
L'operatore di bordo del Californian, Cyril Evans (che vediamo
sopra), era stato incaricato dal Capitano Stanley Lord di inviare un
messaggio di avvertimento per il TITANIC, data la sua vicinanza alle
acque pericolose. Evans, purtroppo, tentò ma non riuscì a conferire ed anzi
ricevette lui un brusco messaggio dal TITANIC che lo invitava a
lasciar libera la linea e di non interferire sulle frequenze radio. Infatti,
irritato dall'interruzione, un esausto Phillips gli inviò un messaggio di "Keep
out!", che si traduce come "Zitto!".
Durante questi primi anni di trasmissione della radio di Marconi, lo scopo
principale di queste comunicazioni era di inoltrare i messaggi personali dei
passeggeri. Oltre al prefisso MSG non c'era nessun altro sistema di priorità
tra i messaggi. L'effetto disastroso, che questa mancanza di
regolamentazione ebbe nella vicenda del TITANIC, portò poi alla
conseguente richiesta di una revisione delle norme e che agli eventuali
messaggi, che riguardassero la navigazione delle navi, venisse data la
massima priorità.
Come la notizia dell'affondamento del TITANIC iniziò a diffondersi,
tutti i giornalisti poi erano alla ricerca di ulteriori dettagli su come la
nave fosse andata giù e circa lo status dei sopravvissuti. Mentre il mondo
fu lasciato all'oscuro circa la causa del disastro, la Marconi Wireless
Company fu accusata di essersi deliberatamente ritenuta di aver fornito
informazioni significative. |
Però la storia del breve servizio Marconi del TITANIC è ancora
annebbiata da grandi lacune. Mentre sappiamo, o pensiamo di sapere, tutto
sullo scambio di notizie che ebbero luogo dopo l'impatto con l'iceberg,
particolarmente poco chiare sono le conversazioni che intercorsero tra il
TITANIC e le altre stazioni radio prima delle 23:40 di quella tragica
domenica sera, 14 aprile 1912. L'indagine britannica ha catalogato il
traffico radio del TITANIC da quel momento in poi, ricostruendo gli
scambi radio attraverso i rapporti delle altre navi. E' pressoché certo, e
non può essere altrimenti, che non tutte le trasmissioni del TITANIC
siano state registrate attraverso il lavoro di ricostruzione dell'inchiesta
di Londra. Di questi messaggi avvenuti prima della tragedia manca
praticamente tutto. L'obiettivo è di cercare, anche se in difetto, di ricostruire questo intreccio
di comunicazioni.
I contatti precedenti alla collisione furono perlopiù mondani che non con le
postazioni radio delle altre navi. Infatti sembrerebbe che Jack Phillips,
primo marconista del TITANIC, quella sera ebbe un notevole accumulo
di messaggi da inviare a Cape Race, e che questo mucchio di trasmissioni in
uscita, mai specificata numericamente, fossero probabilmente una trentina.
Queste erano sicuramente le comunicazioni dei passeggeri diretti nel Nord
America; Harold Bride, successivamente interrogato, non parlò mai di
passeggeri ma di telegrammi esclusivamente. Bride ha anche testimoniato che
"quando avevamo finito con Cape Race (quindi sicuramente anche dopo la
collisione con l'iceberg; N.d.A.), noi avevamo trasmesso circa 250
telegrammi, dopo che avevamo lasciato Southampton". Bride scrisse il 27
aprile, mentre si trovava a New York, una lettera (lettera citata nella
relazione dell'inchiesta americana, pagina 1053), alla società Marconi circa
la fine del dramma, affermando: "Io avevo fino a quel momento tenuto il
trasmettitore acceso; quando stavamo abbandonando la nave, e solo in quel
momento, abbiamo sentito l'acqua scorrere sul ponte e ho detto a Phillips:
"Vieni, andiamocene!".
Sembra altrettanto chiaro che la maggior parte dei messaggi iniziali,
inviati dal TITANIC da Southampton, non avessero però coinvolto
messaggi di passeggeri. Infatti, a riguardo, il giovane impiegato della
compagnia Marconi disse che questa messaggistica sarebbe stata diretta ad
altre navi, quindi molte comunicazioni nave-nave. Bride testimoniò anche "ci
furono messaggi che arrivarono per il Capitano Smith, ma questi erano
ininfluenti sulla navigazione della nave". Erano solo messaggi di saluto e
di routine, tipo le descrizioni del tempo, e meri scambi di cortesia tra gli
operatori.
E' grazie alle parole di Harold Bride che abbiamo informazione del fatto
che, il lunedì 1 aprile, il giorno prima di salpare da Belfast per
Southampton, lui ed il suo collega erano stati all'opera nell'eseguire i
test del loro nuovo apparato Marconi. La giornata seguente era il giorno
delle prove in mare del TITANIC. Furono scambiati, come risaputo
(vedi "La sala radio"), segnali con
Malin Head, Donegal, quindi nord dell'Irlanda (quella che vediamo qui sotto
è una fotografia della Marconi Wireless Telegraph Station scattata nel 1902), e Liverpool. Sembra proprio che la stazione di Malin fu
la prima che ricevette il primo saluto marittimo dalla nave nuova di zecca.
Malin, ironicamente, oggi è un centro marino specializzato in operazioni di
salvataggio. Bride indicò che "ci siamo scambiati un messaggio con Tenerife
(Isole Canarie) e Port Said (Egitto)." |
Esiste il Marconi Telegraph – Communication Cart, sopra in immagine, un
grafico delle comunicazioni che intercorsero nel Nord Atlantico in quel mese
di aprile 1912. Questo è essenzialmente una mappa di connettività per
l'informazione degli operatori senza fili. Sono tracciate tutte chiamate in
partenza verso est e verso ovest delle navi dotate di apparecchiature
Marconi. Questo significa che, sovrapponendo le loro reti, esse forniscono
una guida circa le navi che comunicarono tra loro. Con l'aiuto di questo
grafico, per quanto mi è stato possibile, ho tentato quindi di indicare le
navi con cui il TITANIC ha probabilmente comunicato, od almeno le
navi che potrebbero aver ricevuto alcuni dei suoi messaggi. Ecco dunque
l'abbozzato "timeline" del TITANIC.
Giornata di navigazione, mercoledì 10 aprile.
Il TITANIC, anche se i
due operatori erano senz'altro molto indaffarati con i preparativi finali
prima del viaggio, essi sicuramente inviarono alcuni messaggi dei passeggeri
per gli amici a terra, ed avrebbero potuto essere in contatto con un certo
numero di navi in arrivo. Questi messaggi inclusero la Prinz Oskar ed
il Batavia; il TITANIC potrebbe aver parlato anche con il
Nieuw Amsterdam, che fu la prima nave menzionata nei rapporti
dell'inchiesta. Già il 9 aprile, il Nieuw Amsterdam, che era in
viaggio anch'esso verso ovest, segnalava al Californian circa un
banco di ghiaccio a 43º 29' Nord, e 49º di longitudine, che "si estende fino
a nord-nordest ed è visibile all'orizzonte." E' poco probabile che dal
TITANIC si fossero interessati a quell'avvertimento.
Il TITANIC fu poi in comunicazione con La Savoie, una nave che
aveva avuto al suo comando il Capitano Smith. Quasi certamente furono
scambiati segnali di saluto con quest'ultima. Bride, dal canto suo, potrebbe
aver avuto un interesse particolare nella comunicazione con l'Haverford,
avendo egli precedentemente servito a bordo di questo piroscafo.
Giovedì, 11 aprile.
L'Hesperian si mise in con contatto con il
TITANIC. Poi ci sarebbe stato un altro ex comando del Capitano Smith, l'Adriatic.
Verso la sera di quel giorno fu la volta dell'Empress of Britain.
Sappiamo dalle testimonianze che l'Empress of Britain rispose con un
"molte grazie per il tuo gentile messaggio" ad una nota il Mesaba gli
aveva inviato. Il Mesaba, che navigava verso est, ossia verso
l'Europa, avrebbe successivamente, come abbiamo già letto, inviato un
importante avviso di ghiaccio per il TITANIC.
Verso la mezzanotte comparì nell'etere il Tunisian. Due giorni
prima, questo piroscafo, aveva inviato un messaggio al Canada,
riferendo di banchi di ghiaccio
comunicò, a sua volta, di aver incontrato ghiaccio a 43° N e 49° 20' O.
Venerdì, 12 aprile.
Il grafico Marconi ci determina un contatto che avrebbe
potuto esserci stato con il Tietgen F. C. Nello stesso giorno il
TITANIC potrebbe aver interagito con il piroscafo Cassandra, così
come potrebbe essere stato in contatto con il Caledonia e con il
St. Paul. Dopo mezzogiorno il grafico Marconi ci supporta nell'indicare
che anche il Corinthian si era collegato. Il TITANIC potrebbe
quindi aver ricevuto il messaggio che il Corinthian in origine aveva
ricevuto dal Corsican, e che segnalava ghiaccio da 42° 15' N e 49°
48' O, a 41° 25' N e 50° 20' O. Questo messaggio è stato inviato anche il
giorno successivo dal Corinthian al Mount Temple: era l'area
in cui il TITANIC sarebbe entrato in collisione con il "suo" iceberg!
La sera di quel venerdì ci sarebbe stata possibilità di una relazione tra il
TITANIC ed il Victorian ed anche con il sopraccennato
Canada. Il Finland intanto aveva registrato e riferito di nove
grandi iceberg tra latitudine 41° 28' e 40° 58' N e longitudine 46° 7' O e
46° 42' O. Questa zona si trova a sud-est da dove il TITANIC entrò
in collisione con l'iceberg. La notte dopo l'avvistamento di queste montagne
di ghiaccio, lo stesso Finland trasmise di aver passato "diversi
altri iceberg", come è stato iscritto nella testimonianza. Ciò avrebbe
potuto essere un avvertimento per il TITANIC, se Bride e Phillips
fossero stati in contatto, poiché il ghiaccio era spaventosamente ubicato
verso sud ed il TITANIC stava dirigendo la propria rotta proprio da
quella parte. Ma il TITANIC non avrebbe potuto essere connesso con
nessuno di questi piroscafi quella sera: le sue apparecchiature wireless era
andate improvvisamente fuori uso, ed i due operatori ricordo dovettero
lavorare tutta la notte per individuare il guasto.
Il Finland potrebbe avere inviato anche un nuovo importante avviso
della stessa rilevanza, ma il destino aveva "cospirato" contro qualsiasi
comunicazione con il TITANIC.
Sabato, 13 aprile.
Il grafico delle comunicazioni Marconi per questo giorno
indica solo due linee che si intersecano con il corso del TITANIC.
Era circa mezzogiorno quando Harold Bride potrebbe aver incontrato il
Lusitania attraverso l'etere. Questa era una nave su cui Bride aveva
servito come secondo operatore. L'altro incontro avvenne nel pomeriggio, ed
era riferito alla Victoria Luise. Questa dunque sarebbe stata una
giornata tranquilla per il traffico wireless.
Domenica, 14 aprile.
"Abbiamo avuto un sacco di traffico quella domenica",
disse Harold Bride nella deposizione, riferendosi agli scambi che ebbero
luogo prima della tragedia, ed infatti il grafico Marconi indica una
serie di intersezioni per questo giorno. Iniziarono già poco dopo la
mezzanotte: erano i segnali che provenivano dal Noordam, che navigava
verso est. Ed infatti la trascrizione dimostra che un messaggio fu ricevuto
da questa nave e faceva menzione al ghiaccio, e che il TITANIC aveva
risposto commentando "tempo variabile e tranquillo". Un messaggio, ricevuto
alle nove del mattino, era stato trasmesso dal Caronia e riportava
iceberg, piccoli iceberg e distese di ghiaccio a 42° N, da 49° a 51° O, 12
aprile. Questo era indubbiamente un segnale di pericolo: il TITANIC
rispose quasi tre quarti d'ora più tardi. Tre ore dopo il ricevimento, il
Capitano Smith avrebbe mostrato l'avviso del Caronia al secondo
ufficiale Lightoller.
Verso la 1 pm, altri due avvisi importanti di ghiaccio furono ricevuti dal
TITANIC. Dapprima ci fu un messaggio del Baltic che segnalava
come il piroscafo Athenai aveva notato iceberg e grandi quantità di
ghiaccio a latitudine 41° 51' N, e longitudine 49° 52' O. Questa citata area
di ghiaccio era molto vicina a dove il TITANIC poi centrò l'iceberg.
Ma Bride sembra avere considerato il messaggio del Baltic come
conversazione tra le due navi, non conoscendo affatto la rotta del
TITANIC. Il Capitano Smith notoriamente consegnò questo avviso del
Baltic a Joseph Bruce Ismay, che lo tenne in tasca per diverse ore prima
che il Capitano stesso glielo richiedesse indietro. Sembra sia stato affisso
nella bacheca delle comunicazioni solamente alle 19:15 di quella sera!
Alle
1:45 pm, era stato ricevuto un messaggio dal piroscafo tedesco Amerika,
destinato in ultima analisi all'ufficio idrografico di Washington, ma
passato al TITANIC per la trasmissione perché era la nave che si
trovava più vicina a Cape Race. Diceva: "Amerika ha passato due
grandi iceberg in 41° 27' N, 50° 8' O." Questa era una posizione a sud e
leggermente più ad ovest del punto dove il TITANIC ebbe la collisione
successivamente. Bride a quell'ora doveva essere andato a pranzo, così il
messaggio dell'Amerika fu ricevuto da Phillips, che l'aveva messo da
parte per attendere fino a che Cape Race fosse nel campo di comunicazione.
Sembrerebbe poi, a quanto pare, che di questo dispaccio né Bride né al ponte
di comando ne vennero a conoscenza. Due altri messaggi evidenziarono la
conoscenza del pericolo di ghiaccio. Alle 7:30 pm un quarto messaggio
analogo fu ricevuto e fu consegnato al ponte: questo messaggio, che fu
raccolto anche dal TITANIC: era del Californian e destinato
all'Antillian, nave della stessa compagnia di bandiera. Il contenuto
di questo messaggio tra l'altro diceva "tre grandi iceberg cinque miglia a
sud di noi" (42° 3' N, 49° 9' O). Bride affermò nella sua testimonianza che
non ricordava a quale ufficiale consegnò questo messaggio.
Del messaggio delle 21:40 del Mesaba, ho già riferito. Ma questi non
furono i soli messaggi ricevuti dal TITANIC quel giorno.
Bride indica poi che il Grampian avrebbe potuto essere in contatto,
allo stesso modo anche La Provence, era nel campo. Il suo contatto
telegrafico dimostra che fu uno dei primi a ricevere i segnali di soccorso
inviati dal TITANIC. Era a portata quella domenica anche il Prinz
Friedrich Wilhelm.
Nelle prime ore della prima serata, mentre gli operatori Bride e Phillips
erano in attesa che Cape Race entrasse nel loro campo radio, essi potrebbero
avere avuto contatti con lo Scotian. E fu a causa del traffico con
Cape Race che il TITANIC probabilmente perse, in tarda serata,
l'opportunità di parlare con il Michigan, quest'ultima è stata
successivamente accostata alla "nave del mistero" ma il Board of Trade però
ha concluso questa nave in quel momento si trovava troppo ad ovest ed a nord
rispetto al TITANIC.
A mezzanotte il Campanello, il Brandeburg ed il Virginian
sarebbe stati tutti all'interno del campo d'azione.
Molto più lontani l'Olympic, il St. Louis, il Columbia
ed il Megantic. Più vicini tra quelli diretti ad occidente, sono
stati indicati essere il Saturnia, il Mongolian ed il Mount
Temple, insieme al Parisian e l'Hannover.
Sarebbe stato interessante sapere… |