Molta gente si domanda: "Ci saranno dei cadaveri lì sotto?".
La risposta è: "No".
Ci sono diversi motivi per la mancanza di resti umani nel luogo del naufragio;
poche persone sono morte affondando con la nave: nei giorni che seguirono
al disastro 328 corpi erano stati recuperati e tutti erano provvisti di
giubbotti di salvataggio.
Coloro che eseguirono le ricerche avevano creduto che la maggior parte dei corpi
erano stati scaraventati in acqua da una tempesta proveniente da nord. Ad
ogni modo pochi passeggeri e membri dell'equipaggio annegarono: ad una temperatura dell'acqua di -2° C la
maggior parte morì, velocemente e soffrendo relativamente, di ipotermia.
Per quanto concerne questi corpi, furono sicuramente presi in considerazione
dagli "spazzini" degli abissi che vivono senza risorse alimentari provenienti
dalla superficie dell'oceano. E come sembrano dimostrare gli esperimenti
dell'ecologista microbiologico Roy Cullimore, con il naufragio ci fu
una notevole attività microbiologica che portò ad una rapida decomposizione
della carne e delle ossa: l'acqua con i suoi acidi (che a quella profondità
ha un pH 4) ed anche la melma, contribuì a questo processo. |
Ci furono circa una dozzina di scarpe emerse dal fondo
marino, la loro pelle conciata (cuoio) le hanno preservate dalla decomposizione.
Dopo la sua visita sul luogo del naufragio, Robert Ballard divulgò l'ipotesi
che le scarpe arrivarono sul fondo ancora ai piedi dei loro proprietari.
Successivamente, dopo altre discese al TITANIC, si notò che alcune
delle scarpe erano accoppiate: la spiegazione più logica e semplicistica
sembrerebbe questa. La notte del disastro molti passeggeri si ritirarono per la notte lasciarono le scarpe fuori dalla porta delle proprie cabine per farle
lucidare. Quando la nave affondò, centinaia di paia di scarpe scivolarono
giù per il corridoio e caddero in mare. |