L'"ultima cena" sul TITANIC



Il TITANIC affondò negli ultimi anni dell'epoca edoardiana: i più abbienti si cibarono in abbondanza. Il cibo era ricco e grasso, spesso accompagnato da vino e liquori in quantità sufficiente per prendere una sbornia. La sera del 14 aprile un gran numero di passeggeri di prima classe furono invitati ad una festa ospitata nell'eccellente "Ritz", ossia al Ristorante A' la Carte. L'elaborata cena comprese fino a dieci portate: era un'occasione sociale che poteva durare parecchie ore.
I piatti furono serviti a sinistra e rimossi alla destra dei commensali. Le bevande vennero versate da destra e mai più di due terzi di bicchiere (mezzo bicchiere di vino, per intenderci).
Gli antipasti comprendevano ostriche, brodo, crema d'orzo e salmone bollito in salsa di cetrioli. Le portate principali includevano filetto, pollo alla lyonnese, agnello alla menta, arrosto d'anatra in salsa di mele, controfiletto di manzo con patate. Piselli, crema di carote, riso bollito e patatine novelle. A questo punto un "punch", l'equivalente del nostro sorbetto seguito poi da piccione arrosto, asparagi in insalata, paté di fegato d'oca e sedano. Il dessert: oltre al classico "pudding" (tipico budino anglosassone), pesche in gelatina con liquore, bignè di cioccolato e vaniglia e gelato. Gli ospiti terminarono la loro cena sorseggiando caffè.
Il menu sottostante include i numerosi effettivi piatti serviti durante la leggendaria "ultima cena" sul TITANIC.

 

 

Il cibo riservato ai passeggeri di seconda classe venne preparato nella medesima cucina dei passeggeri di prima classe. Il menu, però, non fu così elaborato ma sicuramente fu ben servito.
Fu loro offerto un brodo di tapioca, merluzzo affumicato in salsa piccante, pollo e riso al curry, agnello in salsa di menta, tacchino arrosto in salsa di lamponi, piselli, purea di rapa. La portata principale fu a base di riso bollito e patate arrosto e bollite. Anche in questo caso non poteva mancare il "pudding", noce di cocco, gelato, frutta fresca, formaggio. La cena terminava con biscotti e caffè.
Qui sotto il menù dell'ultima sera.

 

 

Ben diversa ancora la situazione dei passeggeri di terza classe: occorre dire, come già ampliamente divulgato in altre pagine che, i poveri passeggeri di terza classe trovarono a bordo del TITANIC una condizione sociale migliore e ben diversa da quella a cui erano abituati. Basti pensare che molti di essi, ad esempio, non sapevano neanche che cosa fosse una toilette... Sicuramente molti passeggeri trovarono maggiori confort a bordo che non a casa loro!
All'epoca per viaggiare sulle navi furono i medesimi immigranti a doversi procurare la biancheria da letto (e le camere furono delle vere e proprie camerate e non offrirono in alcun modo un minimo di privacy).
Per la questione cibo furono sempre loro medesimi a doverselo portare a bordo...
Il concetto venne ribaltato con il TITANIC: anche i modesti passeggeri di terza classe ebbero l'opportunità di essere trattati con dignità, rispetto ed in maniera decorosa. Le cabine diventarono luogo di riservatezza e le sale da pranzo erano delle vere e proprie spaziose sale, con tanto di personale di servizio. Ciò fece sì che la terza classe sul TITANIC fosse di gran lunga la migliore anche delle prime classi installate sulle altre navi del tempo. In definitiva le altre compagnie non offrivano certo gli standard di servizio che la White Star Line, e nella fattispecie il TITANIC, era in grado di sostenere.
Tornando al nostro argomento, gli ospiti di terza classe furono sicuramente entusiasti di consumare menù a base di carne bovina, stufato, pane, burro e frutta fresca.
Quella sera del 14 aprile, come dalla lista in immagine qui sotto, essi ebbero modo di terminare la loro cena con un pasto leggero a base di biscotti e formaggio.

 


 
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