Ritorno al TITANIC
 

Targa lasciata a prua.


Nove mesi dopo la scoperta del relitto, l'équipe di Robert Ballard organizzò, nel luglio 1986, una nuova missione al relitto del TITANIC. Tra i principali obiettivi di quella missione la valutazione del nuovo prototipo di veicolo per esplorazioni marine, battezzato Jason Jr. Questo robot subacqueo ha permesso di fotografare molte sezioni, interne ed esterne, del TITANIC
E' in questa occasione che venne scoperto l'esatto stato del relitto: elementi corrosi, ponti crollati, ecc. Non venne trovata, tuttavia, nessuna prova del grande squarcio determinato dalla collisione con l'iceberg: si notò però che le piastre d'acciaio, della fiancata della nave, erano leggermente separate tra loro, e che sicuramente questo fatto permise all'acqua di penetrare all'interno, determinando l'affondamento del transatlantico. 
Tra le principali considerazioni effettuate, venne constatato il completo disfacimento del ponte di comando: solo il meccanismo di bronzo del comando del timone è rimasto al suo posto. Furono ritrovate cinque delle enormi caldaie di cui il TITANIC era dotato. 
Un'ultima nota, ne dalla spedizione del 1985 ne in quella dell'anno dopo, venne recuperato alcun oggetto, sia esso appartenuto alla nave od a qualche passeggero! Mi ricordo infatti dei dubbi sollevati da Ballard in quelle occasioni: "Il TITANIC era stato trovato e visitato con rispetto. Avevamo finalmente messo "a riposo" la famosa nave, o semplicemente aperto una nuova era di speculazioni sul suo destino e di tentativi di saccheggio della sua profondissima tomba?"
Durante le due esplorazioni sopra menzionate furono solamente effettuate, nelle trentatre ore complessive di esplorazione, centinaia di ore video e scattate migliaia di immagini fotografiche, da un altezza di circa sette otto metri, che hanno permesso di documentare ogni parte della nave ed il campo detriti. 
Due targhe di bronzo furono lasciate sul posto: una a prua (vedi immagine sotto il titolo), a ricordo del ritrovamento del TITANIC, ed uno a poppa (fotografia qui sotto), in ossequio della memoria delle oltre millecinquecento vittime della tragedia.

Targa lasciata a poppa.


Ultimissima annotazione: ancora un grazie alla Woods Hole Oceanographic Institution per la diffusione di queste immagini!


 
La prua ornata di "rusticles". La prua.
La prua ornata di "rusticles". Visione laterale della prua.
La prua. L'alloggio ufficiali.
Altra immagine della prua. L'alloggio degli ufficiali.
Lampadario di prima classe. Una mare di "rusticles".
Un lampadario di prima classe ancora appeso al soffitto. Un mare di "rusticles": allorché il fascio di luce, che permise di effettuare le riprese, illuminò la nave, ci si rese conto che la ruggine ricopriva grandi parti del TITANIC.
Gru di Welin. Faro per le segnalazioni.
Particolare di una delle gru Welin, usate per calare in mare le scialuppe. Faro, di ottone, per segnalazioni.
Il telemotore. Una panchina.
La parte di bronzo del telemotore. Particolare di una panchina: il legno è scomparso rimane solo l'anima di ferro.
Una cassaforte. Una bottiglia di champagne.
Quando il robot subacqueo sollevò questa cassaforte, ci si rese conto che il suo fondo era mancante! Una bottiglia di champagne ancora intatta!

 

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