Il Ristorante A' la Carte



Ristorante À la Carte
Ristorante A' la Carte


 

In prima classe a bordo del TITANIC, come già detto, tutto acquisì uno stile regale, logico quindi che anche il Ristorante A' la Carte, altrimenti denominato Ritz, riproponesse una cucina raffinata in un ambiente all'altezza. In questo salone, grande 18 metri di lunghezza per 14 metri di larghezza e decorato in stile Luigi XVI con caratteristiche pareti di noce, cornici e festoni, il caviale era in competizione con il foie gras, che fu servito anche nella sala principale.
Il ristorante, che era situato sul ponte B nella parte di poppa del TITANIC in prossimità del quarto fumaiolo tra il grande scalone B di prima classe (quello in cui si ergeva il famoso cherubino di bronzo che tiene in mano una torcia) e la sala fumatori di seconda classe, era aperto tutti i giorni ed a qualsiasi ora dalle 8:00 del mattino sino alle 23:00. Il vasto menù era rinnovato quotidianamente per soddisfare ogni capriccio aristocratico. Gli ospiti, inoltre, potevano beneficiare dei consigli del gestore, Gaspare Antonio Pietro Gatti (detto Luigi), per farsi preparare un piatto speciale o per celebrare un particolare avvenimento.


 

Biglietto per accedere al Ristorante À la Carte.
Biglietto per accedere al Ristorante A' la Carte.


 

Con questo fasto, anche il prezzo del servizio, assicurato da cuochi, assistenti, camerieri e personale di sala di prim'ordine (per una sessantina di persone), fu un'ostentazione di pochi: se i passeggeri scelsero di consumare tutti i loro pasti al ristorante (condizione che doveva essere sottoscritta all'atto di prenotazione del viaggio) a fine viaggio era previsto un rimborso di 3 sterline sul costo del biglietto. Questa riduzione fu portata a 5 sterline se il costo del loro biglietto era superiore alle 35 sterline. Incaricato di questa mansione fu il Commissario di bordo Herbert Walter McElroy, il quale rilasciava loro una ricevuta (fotografia sotto).


 

Ricevuta del Ristorante À la Carte.
Ricevuta del Ristorante A' la Carte.


 

La sala, a cui si accedeva tramite il soggiorno di ricevimento prossimo all'elegante scalone B, era di rara bellezza e squisitezza: ogni dettaglio dell'arredo venne curato nei minimi dettagli. Il pavimento era ricoperto da una straordinaria moquette, di un color rosa antico, fornita dalla ditta inglese BMK Stoddard Limited; i pannelli delle pareti, finemente scolpiti, cesellati e dorati, erano di un delicato noce chiaro; le grandi vetrate erano abbellite da tende di seta di un rosso rame, riccamente ricamate ed adornate da bordi con motivi floreali; il soffitto, sostenuto da distinte colonne in bronzo, anch'esse elaborate, era in gesso con motivi floreali modellati in bassorilievo, motivi che richiamavano il disegno del pavimento.
L'impianto elettrico era costituito da grandi apliquées in ottone lavorato e modellato, posate sul soffitto mentre delle lampade di cristallo, a forma di candela, erano poste sui pannelli delle pareti.
Il tutto in una sorta di perfetta armonia di gusto e colori, con grande rispetto dello stile.
Anche il comfort era assicurato da 49 piccoli tavoli che potevano accogliere dalle 2 alle 8 persone per un totale massimo di 137 posti a sedere. Ogni tavolo, illuminato da una lampada in cristallo dalla squisita abat jour rosa, era apparecchiato con la più raffinata argenteria e ceramica. Le sedie, anch'esse perfettamente studiate, erano rivestite con una fantasia molto sobria (raffigurante delle rose) ed erano anch'esse in noce chiaro, in tono con le pareti.
Nella sala c'era anche un angolo destinato ad accogliere l'orchestra.
La sera del 14 aprile una cena fu offerta da George Dunton ed Eleanor Elkins Widener in onore del Capitano Edward John Smith. Al tavolo sedettero oltre ai citati il figlio dei coniugi Widener, Harry, John Borland Thayer con la consorte Marian Longstreth, William Ernest Carter e la moglie Lucile, il banchiere Clarence Moore e il maggiore Archibald Willingham Butt.
Sicuramente il Ristorante A' la Carte del TITANIC doveva essere il miglior ristorante del mondo.
Lady Lucy Christiana Sutherland Duff Gordon descrisse la sua personalissima esperienza dichiarando che era magnifico assaporare delle fragole nel mese di aprile ed in pieno Oceano. Un altro passeggero definì il ristorante "superbamente elegante con i suoi tavoli decorati di rose e di margherite".
La spedizione effettuata al TITANIC nel 1994 ha permesso, all'interno del campo di detriti, di scoprire reperti, quali una bottiglia di champagne intatta ed una bottiglia di
Cantrell & Cochrane and Ross's, sicuramente provenienti dal Ristorante A' la Carte. Con la medesima visita al relitto è stato possibile visitare anche ciò che è rimasto del "Ritz", il commento di Arnie Geller, presidente della R.M.S. TITANIC Inc. fu più o meno di questo tono: "Abbiamo trovato pareti assolutamente spettacolari, placcate in oro, che includono tre installazioni francesi per l'illuminazione interna. Ci offrono una rappresentazione unica di come la sala da pranzo dovesse apparire agli ospiti che discendevano la grande scalinata".


 
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