Alberto Peracchio



Alberto e Sebastiano Peracchio
Alberto (a sinistra) e Sebastiano Peracchio


 

Alberto Peracchio, 20 anni, nacque il 7 aprile 1892 a Fubine (provincia di Alessandria), figlio di Carlo e Luigia Accornero, e fratello di Sebastiano Peracchio, anch'egli sul TITANIC.
Condivise con il fratello Sebastiano residenza e lavoro. Quando firmò il contratto per lavorare (assistente cameriere del Ristorante A' la Carte) a bordo del TITANIC, diede indirizzo il 4, Richmond Buildings, Dean Street, Londra. Il TITANIC era la sua prima nave. 
Alberto Peracchio morì nel naufragio. Il suo corpo, se recuperato, non fu mai identificato.

Nelle edizioni del Corriere della Sera, immediatamente successive alla tragedia del TITANIC, fu riferito che i fratelli Peracchio si erano salvati!

 
 

Una donna (sotto in immagine) di Glendale, quartiere di New York, rende omaggio, in occasione del 103esimo anniversario del naufragio, ai suoi due zii che hanno lavorato sul TITANIC, scrivendo una breve storia della loro vita.
"TITANIC - The brothers Peracchio - Two Boys and a Dream (TITANIC - I fratelli Peracchio - Due ragazzi e un sogno)", di Angelica Harris, è un volume pubblicato negli Stati Uniti e disponibile al pubblico dallo scorso 15 aprile 2105.


 

Angelica Harris

 

La Harris, che è una storica e scrittrice, è stata invitata dal suo defunto zio Modesto a ricercare la vita dei suoi fratelli, Alberto e Sebastiano Peracchio.
La sua ricerca l'ha portata fare amicizia con William Brower, uno storico che stava lavorando ad una mostra dal titolo "TITANIC: The Legacy Continues" per il Plantation Historical Museum in Plantation, Florida.
Alla Harris è stato commissionato, nel 2012, dal Museo di scrivere un breve pezzo storico per la mostra ed ha usato la sua ricerca per guidare il racconto che poi ha scritto. Lei ha deciso di pubblicare il libro per onorare gli uomini e le donne che hanno perso la vita a bordo della nave. "E' stata un'opportunità per me raccontare la storia e non solo per commemorare gli zii Alberto e Sebastiano, ma per ricordare tutti i passeggeri e l'equipaggio che sono morti sulla nave quel giorno", mi ha detto.
Attraverso le sue indagini, Harris ha scoperto che Alberto e Sebastiano Peracchio erano nati ad Alessandria. Il padre Carlo, aveva lavorato nei cantieri navali ed Alberto e Sebastiano ne avevano seguito le orme.
Alberto Peracchio aspirava a fare di più che "lavorare caricando e sollevando scatole pesanti", così gli fu insegnato a parlare quattro lingue, quando aveva 15 anni. Egli non solo parlava italiano, ma aveva anche imparato a parlare spagnolo, tedesco e francese. Successivamente si trasferì in Inghilterra per perseguire altre opportunità ed alla fine fu assunto, nel 1911, da un uomo di nome Luigi Gatti, a lavorare nel settore della ristorazione. Un anno dopo, Alberto Peracchio fu assunto come assistente cameriere al Ristorante A' la Carte del TITANIC, aperto esclusivamente ai passeggeri di prima classe.
Il ristorante del Gatti aveva bisogno di rafforzare il suo personale e fu così che Sebastiano iniziò anche lui a lavorare presso il ristorante. Entrambi i ragazzi iniziarono il loro lavoro il 10 aprile 1912.
Secondo gli approfondimenti della Harris, Alberto Peracchio stava cercando di ottenere un ruolo più importante.
"Alberto voleva sempre di più", mi ha dichiarato Angelica. "Non voleva solo essere un membro dell'equipaggio; voleva essere un capo."
Il Gatti riconobbe, a parere della scrittrice, il carattere affabile di Alberto e la sua ferma volontà di diventare importante. Alberto Peracchio aveva la doppia cittadinanza, un requisito fondamentale per ambire al ruolo, lui che non era nato in Inghilterra.
"Gli ufficiali, quando venivano a cena al Ristorante A' la Carte, ebbero modo di osservare il suo modo affabile di lavorare, in particolare con le donne: egli era disinvolto e molto dolce poiché era in grado di esprimersi in diverse lingue".
La Harris ha aggiunto viceversa che Sebastiano, anche se era molto desideroso di imparare il mestiere, voleva tornare a casa e lavorare poi con la famiglia.


 

 

Il 14 aprile 1912, il TITANIC colpì un iceberg nel Nord Atlantico ed affondò qualche ora dopo. Entrambi gli uomini morirono quella notte: se recuperati i loro corpi non furono mai identificati.
"Purtroppo, la storia non saprà mai se Alberto ha superato la sua prova, se ha combattuto una buona battaglia ed è riuscito ad avere il posto da lui ambito", mi ha congedato la Harris. "Sono gli eroi nella mia vita. Mi hanno dato l'ispirazione e quando guardo la loro fotografia so che erano giovani e che lavoravano sodo.
"TITANIC - The Brothers Peracchio", il volume è in vendita a 15 dollari e tutti i proventi saranno devoluti all'organizzazione no-profit, gestita dalla stessa Harris, Excalibur, una società che offre un tutoraggio agli studenti in tutte le materie, con corsi di preparazione e lezioni professionali di arte.

 

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