Morte sul TITANIC
 

Una delle immagini che mi impressionano maggiormente nella tragedia del TITANIC fu la morte delle 1500 persone nelle gelide acque dell'Atlantico.
Delle 1518 vittime conosciute nell'affondamento, soltanto 330 corpi vennero recuperati: tranne in pochi casi, dove un'altra causa della morte fu conosciuta, nel 1912 le autorità stabilirono come causa di morte "annegamento". Interessante sarebbe conoscerne realmente i diversi scenari, causa di morte di queste persone: le mie ovviamente sono delle pure congetture.

 
 

Raccolta fondi per i sopravvissuti del TITANIC.
Raccolta fondi per i sopravvissuti del TITANIC.

 
 

ANNEGAMENTO - L'annegamento fu comunemente attributo come causa di morte relativa all'affondamento del TITANIC: in realtà uccise molta gente, la maggior parte delle quali morirono all'interno della nave. Cito come esempio quello dei 5 impiegati postali piuttosto di quello degli addetti alle sale macchine, morti sicuramente ben prima dell'affondamento.
IPOTERMIA - La causa di morte della maggior parte delle persone fu dovuta ad ipotermia. Quando la temperatura del corpo umano va sotto i 35 gradi, il fenomeno dell'ipotermia è in agguato: gli organi interni cominciano ad interrompere le loro funzioni vitali e la morte avviene velocemente. Nelle fredde acque dell'Atlantico, con una temperatura di -2°, gli individui più sani probabilmente resistettero massimo una quindicina di minuti, mentre i più giovani e gli anziani resistettero molto meno. I superstiti del pieghevole B riuscirono a sopravvivere soltanto perché dovettero impegnarsi per riuscire a mantenersi a galla, quindi il loro corpo fu in tensione e con una temperatura corporea a livelli quasi normali.
CAUSE NATURALI - Non sarà mai conosciuto quanta gente a bordo del TITANIC morì per attacchi di cuore; questa causa fu soprattutto diretta a coloro che erano in età avanzata o che soffrivano di scompensi cardiaci.
FERITA - Mentre la nave continuava ad inclinarsi sempre di più, diverse persone caddero dapprima contro parti della nave e poi anche direttamente in acqua. A 200 piedi di altezza una caduta in acqua avrebbe sicuramente provocato una rottura delle ossa quando il corpo inerme colpì la superficie dell'Oceano.
COMPRESSIONE – Questa probabilmente fu la causa minore delle morti sul TITANIC. La morte da compressione dipende non solo dalla profondità dell'acqua, ma anche dalla velocità della discesa: più veloce è la discesa, minore è la probabilità che il corpo possa sviluppare una tolleranza per la pressione. Chiunque rimase ancora vivo all'interno della nave, dopo che questa affondò, sarebbe stato ucciso dalla pressione accumulata durante l'immersione. Fu probabile, tuttavia, che la maggior parte delle persone fossero morte prima di questo passaggio, chiunque fosse stato ancora vivo sarebbe stato ucciso dall'implosione, causata dalla pressione.
SUICIDIO – Vi un triste episodio attribuito al primo ufficiale William McMaster Murdoch che si suicidò, ma anche altri ufficiali, si veda per esempio il Capitano Edward John Smith, l'alto funzionario ossia il capo ufficiali Henry Tingle Wilde ed il sesto ufficiale James Paul Moody si ritenne, per voci popolari, che si fossero suicidati. Non ci sono però testimonianze dirette di tutti questi episodi.
OMICIDIO – Soltanto un ufficiale, Harold Godfrey Lowe, ammise di aver sparato contro delle persone; molti superstiti riferirono, tuttavia, che diverse persone morirono per colpi di arma da fuoco.
Mentre sappiamo che 4-6 corpi furono sepolti in mare dalla Carpathia e 330 furono quelli recuperati dal Mackay Bennett e da altre navi che prestarono opera di recupero dei cadaveri in tempi diversi, che fine hanno fatto gli altri mille ed oltre corpi?
Soltanto tre sono le opzioni. Si pensi all'azione del vento e delle onde marine che trascinarono via e dispersero sulla superficie dell'acqua diversi corpi: l'ultimo cadavere venne recuperato nel mese di giugno del 1912, quasi due mesi dopo l'affondamento del TITANIC! Una stima ci porterebbe a valutare fra le 700 e le 1000 persone che furono "gettate" in acqua negli istanti finali del TITANIC. Molti dei passeggeri, che non indossavano i giubbotti di salvataggio al momento dell'affondamento, sarebbero sprofondati negli abissi dell'oceano con il risucchio della nave.
Vi furono, anche quasi certamente, passeggeri di terza classe, di varie nazionalità, che rimasero nelle loro cuccette ad attendere una dolce fine: una morte atroce, probabilmente non sapevano neanche che cosa stava accadendo (solo problemi di lingua?). Chi si trovò vicino al punto di rottura (break-up) del TITANIC, ebbe ben poca probabilità di vivere un po' più a lungo. I loro corpi vennero "consumati" dai pulitori e da altre forze corrosive come componente del processo di riciclaggio della natura.
Sono frutto di mera fantasia, invece, le ipotesi di persone ancora in vita recuperate su iceberg o su relitti galleggianti della nave: in qualunque caso, tali persone sarebbero morte molto prima di un eventuale salvataggio.
Ma come andarono in realtà le cose? Chi lo può dire con certezza, ma se non conosciamo neppure quanto gente fosse a bordo del TITANIC, sappiamo purtroppo la triste verità di 1518 morti e soltanto 705 persone tratte in salvo (ma anche questi numeri sono ovviamente frutto di congetture).


 
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