Leggendo qua e là...



La tragedia del TITANIC ha sempre esercitato nell'immaginario collettivo un fascino sinistro, che va ben al di là del dramma umano vissuto dai suoi passeggeri. Essa rappresenta infatti uno spartiacque tra il mondo della belle époque, colmo di un'esaltazione squisitamente positivistica della tecnologia ed il mondo moderno.
La fiducia del primo nella capacità dell'uomo di costruire, riplasmare e trasformare il mondo - servendosi dei potenti mezzi messi a disposizione dalla seconda rivoluzione industriale e dalle competenze di ingegneri e scienziati - trova il contraltare nella crisi che porterà alla Grande Guerra, e con essa alla rimessa in discussione ed al tramonto delle illusioni generate dal passato.
Il TITANIC fu, in tal senso, figlio di quel periodo costellato dai miti che la tecnologia si compiacque di presentare e che i frequenti progressi nell'ingegneria e nei trasporti per terra e per mare incoraggiarono, così da indurre l'uomo a pensare soltanto "in grande".
La realtà che si prospettava in quello scorcio d'inizio secolo era invece ben diversa, e la fine di quel sogno di grandezza e di prosperità trovò un'immagine vigorosa nella chiglia frantumata del TITANIC, con le donne e i bambini sulle scialuppe di salvataggio con gli occhi spauriti fissi alle luci della nave e dei razzi sparati nel cielo, e la musica dell'orchestra ritmare in macabro sottofondo.
Leggendo qua e là, nel corso degli anni, libri, riviste, giornali e navigando su internet, ho inteso raccogliere in questa pagina tutta una serie di riflessioni e citazioni relativi alla storia del TITANIC. Certune di queste sono citazioni veramente insolite ed anche controverse se si pensa all'ampiezza ed al triste epilogo che conosciamo.

 

Charles M. Hays,
passeggero di prima classe.
"La White Star Line, la Cunard, e l'Hamburg-American, nella lotta per la supremazia, ora stanno cercando di ottenere le più lussuose attrezzature per le loro navi; ma presto ciò porterà al più grande e più spaventoso di tutti i disastri in mare".
Edward John Smith,
Capitano del TITANIC.
"La costruzione navale oggi è un arte così perfetta che un disastro, che coinvolga dei passeggeri su una grande nave moderna, è impensabile. Penso che, prima che una nave affondi, una nave di soccorso possa salvare ogni passeggero a bordo."
Thomas Andrews,
progettista del TITANIC.
"Ci sono voluti tre milioni di rivetti e molto sudore per costruire una bella nave."

"E' la nave più perfetta che dei cervelli umani possano aver costruito."
Charles Burgess,
fornaio sul TITANIC.
"Saremo sempre in grado di costruire navi sempre più grandi e più veloci, ma non si potrà mai fare una cosa così bella. Il TITANIC è una nave magnifica, meravigliosa."
Charles Lightoller,
ufficiale in seconda del TITANIC.
"Era chiaro a tutti a bordo, che avevamo una nave la più grande che, negli ambienti della Marina britannica, nessuno abbia mai conosciuto."

"Non credo che mi sentirò di nuovo più al sicuro."

Richard Geddes,
cameriere sul TITANIC.
"Questa nave diventerà una buona operazione, meglio dell'Olympic, almeno credo, più stabile e con tutto ciò che si può aver di meglio oggi."
Violet Constance Jessop,
cameriera sul TITANIC.

"Tutto sembrava meraviglioso su questa seconda nave, il TITANIC."

David Blair,
colui che doveva essere il secondo ufficiale del TITANIC
"Questa è una nave meravigliosa ed io sono molto dispiaciuto di non fare il primo viaggio."
Un marinaio del TITANIC. "Nemmeno Dio potrebbe fare affondare questa nave!"
Irish News and Belfast Morning News. "Il Capitano può, mediante un semplice intervento su un interruttore della luce, chiudere immediatamente tutte le porte stagne, rendendo la nave praticamente inaffondabile".
Philip A. S. Franklin,
Vice Presidente dell'International Mercantile Marine Company.
"Abbiamo assoluta fiducia nel TITANIC. Crediamo che la nave sia inaffondabile".
Arthur Henry Rostron, Capitano della Carpathia.

"Quando fu giorno, ho visto il ghiaccio che avevo attraversato durante la notte. Rabbrividii e non potevo credere che ero stato al timone quella notte."

"È stato un momento di angoscia a causa della fatale avventura del TITANIC, molto presente nella nostra mente. C'erano 700 persone a bordo della Carpathia e la loro vita, tanto quanto quelle dei sopravvissuti del TITANIC, dipendeva da una brusca virata al timone."

Passeggero del TITANIC. "Non riusciremo mai a lodare troppo il Capitano Rostron e l'equipaggio della Carpathia per il loro lavoro e per i loro eroici atti, di grande benevolenza per i sopravvissuti del TITANIC, dopo che erano a bordo della sua nave."
Stanley Lord,
Capitano del Californian.
"Devo ammettere che vi fu qualche disattenzione a bordo del Californian, la notte in questione."
Harold Bride, telegrafista del TITANIC (rivolgendosi al collega Jack Phillips). "Inviare un SOS; è il nuovo segnale e può essere la tua ultima occasione per mandarlo."
Lord Mersey, titolare dell'inchiesta inglese (rivolto a Bruce Ismay). "Se non fosse saltato avrebbe solo aggiunto una vita supplementare, vale a dire la sua, tra i dispersi?"
Jack Thayer,
passeggero di prima classe
(quando vide Bruce Ismay sulla Carpathia).
"Non ho mai visto un uomo così distrutto."

"Lo spettacolo di quasi 1.500 persone, che lottavano nelle acque gelide dell'Atlantico, ed il rombo continuo delle loro voci, che si protraevano per 10/15 minuti, sono un ricordo che non può svanire anche dopo 20 anni."

"Il mondo si è svegliato il 15 aprile 1912."

Joseph Bruce Ismay. "La mia coscienza è pulita ed io non ero un giudice indulgente per le mie azioni".
James Crimmins,
fuochista del TITANIC.

"Ci è stato chiesto di rimanere al nostro posto. Nessuno sembrava nervoso ed a nessuno è venuto in mente che la nave potesse affondare".

John Hugo Ross,
passeggero di prima classe.
"Ci vorrà molto di più di iceberg, per me, per farmi abbandonare la nave."
Eva Hart,
passeggera di seconda classe.
"E fino a quando non siamo saliti sulla scialuppa di salvataggio ed abbiamo remato, che non mi sono resa conto che la nave poteva affondare."

"Le grida delle persone, che annegavano, è qualcosa che non posso e che nessun altro può descrivere. Queste grida furono orribili, e fu seguito da un terribile silenzio."
Lawrence Beesley,
passeggero di seconda classe.
"Nella notte ci furono molti atti di coraggio, ma nessuno è stato più coraggioso di quei pochi uomini che suonavano, minuto dopo minuto, e che hanno suonato come per rendere il proprio requiem immortale ed il loro diritto ad essere iscritti sulle tavole della gloria eterna."
Senatore Smith, titolare dell'inchiesta americana
(rivolgendosi a Bruce Ismay).
"Il TITANIC è affondato di prua o di poppa?"
Laura Francatelli, domestica di Lady Lucile Duff Gordon, rivolgendosi
  alla propria padrona.
"Potete dire addio alla vostra bella camicia da notte!"
Edith Louise Rosenbaum,
passeggera di prima classe.
"Sono incline agli incidenti. Ho avuto tutte le catastrofi, tranne la peste bubbonica ed un marito."
Scuola di Southampton. "Molte ragazze sono assenti questo pomeriggio a causa della triste notizia del TITANIC. Padri e fratelli erano sulla nave. Qualcuna hanno pianto tutto il pomeriggio."
 
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