L'"inaffondabile" Molly Brown



Margaret Tobin Brown Margaret Tobin Brown
Margaret Tobin Brown


 

Il suo nome vero fu Margaret Tobin. Discendente da immigranti irlandesi, nacque il 18 luglio 1867 ad Hannibal, Missouri, negli Stati Uniti ed in questa città, trascorse la sua umile infanzia. Finita la scuola a 13 anni, la giovane "Maggie", dovette cercarsi lavoro, ottenendo un posto di cameriera in un hotel. Nel 1886 contrò matrimonio con James Joseph Brown, che fu il direttore in una miniera d'oro. Grazie alle sue capacità, James divenne ricco nel giro di poco tempo. I due si trasferirono in una casa lussuosa a Capitol Hill, Denver. Là, Margaret incominciò ad incontrare l'alta società e fece frequentare ai suoi figli i migliori collegi. Dopo poco si separò dal marito. Si trasferì a Newport ed iniziò a viaggiare frequentemente in Europa per comperarsi i migliori abiti. Nell'aprile 1912, mentre si trovava a Parigi, ricevette notizia che uno dei suoi nipoti si era ammalato e prese la decisione di tornare a casa. Allora prenotò a Cherbourg la prima nave disponibile: il TITANIC.
Se Margaret Brown avesse dato un'occhiata fuori dall'oblò della sua cabina, la B2, al momento della collisione, avrebbe visto i passeggeri di terza classe che, sul ponte di prua, giocavano a calcio con i frammenti di ghiaccio.
Al momento della tragedia, Margaret salì su una scialuppa di salvataggio, la numero 6, nella quale si trovavano soltanto venti donne, due membri dell'equipaggio (la vedetta Frederick Fleet ed il timoniere Robert Hitchens), ed il maggiore Arthur Godfrey Peuchen: la capacità della scialuppa era di 65 posti!
Una volta in mare, alcune donne, visto i posti vuoti, chiesero di tornare indietro sul luogo del disastro per recuperare altri superstiti. Hitchens si rifiutò, paventando ciò che sarebbe successo allorché i naufraghi, aggrappandosi alla scialuppa, l'avrebbero capovolta ed avvertendo del grave pericolo nel caso di un forte vortice dovuto all'inabissamento del TITANIC. "Maggie" prese in pugno la situazione, afferrò un remo e cominciò a vogare. Tra le grida, invitò le donne a seguire il suo esempio e le esortò a remare per avere più caldo e per allontanarsi dal TITANIC, ormai prossimo all'affondamento. Fu in quel momento che scoppiò il diverbio tra Margaret ed il timoniere Hitchens, che venne minacciato di essere buttato in mare. Hitchens si chiuse in se stesso e Margaret Brown divenne di fatto la guida della scialuppa numero 6.
Una volta salvata ed a bordo della Carpathia, approfittando del fatto che parlasse molte lingue, Margaret aiutò a preparare l'elenco dei superstiti e si rese utile ad assistere molte donne che persero i loro cari.
Margaret si comportò splendidamente quella notte e meritò un elogio: al suo arrivo a New York fu corteggiata da cronisti e fotografi.
Essendo donna, "Maggie" non fu ammessa a testimoniare davanti alla Commissione d'Inchiesta. In tutta risposta ella fece pubblicare la propria versione dei fatti dalla stampa internazionale.
Margaret "Maggie" Brown, che in realtà non fu mai conosciuta con il soprannome di "l'inaffondabile Molly Brown" (che è un invenzione di Broadway), morì il 26 ottobre 1932 all'età di 65 anni.
La tragedia del TITANIC la rese una leggenda.


 
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