L'iceberg



L'abero di coffa del TITANIC.
L'albero di coffa del TITANIC.


 

Quella notte fu incredibilmente buia, fatto dovuto anche alla mancanza della luna, si levò una lieve nebbia ed il mare fu insolitamente calmo se si considera la zona; questo fattore contribuì in maniera rilevante alla tragedia perché non si potevano avvistare le classiche onde che si formano nelle vicinanze di un iceberg.
Erano le 23:40, ad occhio nudo dall'albero di coffa (fotografia sopra), i marinai Frederick Fleet e Reginald Robinson Lee, di turno alla sorveglianza della rotta, avvistarono improvvisamente un'enorme sagoma nera che si stagliò proprio di fronte alla nave. L'iceberg era a circa 500 metri e la massa di ghiaccio sporse circa una dozzina di metri fuori dall'acqua.
William McMaster Murdoch, il Primo Ufficiale, ordinò l'arresto delle macchine e l'inversione del moto delle eliche. Presumo che si rese conto perfettamente che la collisione fu inevitabile visto che il TITANIC stava viaggiando a 22 nodi e non vi era possibilità di fermarlo. Ma tentò di imprimere alla nave un movimento rotatorio nella speranza di impattare l'iceberg con la fiancata e quindi distribuire l'urto su una superficie più ampia. Passarono circa 45 secondi. La manovra non riuscì e la prua del TITANIC venne colpita sulla destra. La nave si trovava a 41° 46' Nord, 50° 14' Ovest, esattamente nella zona segnalata da tutti i messaggi ricevuti.
Se la collisione fosse avvenuta frontalmente, la nave quasi sicuramente si sarebbe salvata. La manovra effettuata all'ultimo momento per sfuggire all'urto aveva invece consentito all'iceberg di squarciare le lamiere dei primi cinque compartimenti stagni, uno di troppo per consentirle di rimanere a galla.
Il Capitano Smith capì che la nave fu condannata e si reso conto dello scenario da incubo a cui stavano andando incontro passeggeri ed equipaggio. Ammesso che fosse stato possibile usare al meglio le 16 scialuppe di salvataggio ed i canotti disponibili, si sarebbero potute salvare solo 1178 delle 2223 persone fra uomini donne e bambini che risultarono a bordo.
Il naufragio, il più tragico della storia della navigazione moderna, ebbe moltissimi episodi di eroismo, ma anche di confusione: molte delle scialuppe di salvataggio vennero calate in mare vuote, altre troppo cariche.
Numerosi test compiuti oggigiorno hanno successivamente dimostrato che il TITANIC poteva evitare l'ostacolo solo avvistandolo con almeno 750 metri di anticipo.


 
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