Archibald Gracie




Archibald Gracie

 

Archibald Gracie fu una delle poche persone ad essere affondata con il TITANIC che riuscì a sopravvivere.
Archibald Gracie nacque il 15 gennaio 1858 a Mobile, Alabama: suo padre fu un generale dell'esercito confederato e venne ucciso nella famosa battaglia di Petersburg (guerra civile americana), del 1865.
Il giovane Archibald Gracie frequentò l'Accademia di St. Paul a Concord, New Hampshire, e quindi fu ammesso alla US Military Academy, ma non prese mai la laurea. Tuttavia entrò nell'esercito, raggiungendo il grado di colonnello. Divenne uno storico militare, scrivendo un libro, "The Truth About Chickamauga" (edito proprio nel 1912), con argomento la sanguinosa battaglia, che caratterizzò la guerra civile, e che vide suo padre essere sopravvissuto. Dopo aver trascorso sette anni alla ricerca di informazioni e dedicati alla stesura del libro, decise che aveva bisogno di una vacanza, e si recò in Europa, con l'intenzione di tornare sul TITANIC.
Durante le due ore tra la collisione con l'iceberg e l'affondamento della nave, Gracie collaborò con l'equipaggio a calare in mare le scialuppe di salvataggio, ed a far si che molte donne sole fossero effettivamente messe a bordo delle imbarcazioni di salvataggio ed ebbero salva la loro vita. Quando il TITANIC, infine affondò, Gracie fu tirato sott'acqua dall'incredibile vortice e rimase incastrato contro il fianco della nave. Certo di annegare, non si perse d'animo e riuscì a raggiungere la superficie dell'acqua. Vide nelle vicinanze un Engelhardt capovolto, e riuscì a nuotare fino alla barca e montarci sopra. Qui attese di essere tratto in salvo; durante questo tempo, diede una mano a diversi uomini estraendoli dall'acqua salvando loro la vita. Il canotto offrì l'opportunità di salvezza ad una trentina di persone, che si trovavano in piedi su di esso e rimasero in questo modo per più di sette ore. Dopo il suo avvenuto salvataggio da parte della Carpathia, Gracie si scoprì ferito alle gambe ed alla testa.
Archibald Gracie riconobbe che fu testimone oculare di un grande evento storico, e così cominciò a registrare tutti gli eventi del naufragio.
Gracie partecipò alla numerose audizioni dell'inchiesta americana, durante l'estate del medesimo anno portò a termine la sua fatica letteraria scrivendo il manoscritto per un libro sull'affondamento del TITANIC. A causa degli effetti della sua immane prova di sopravvivenza ed all'esposizione alle acque gelide dell'Atlantico, il suo cuore, sopraffatto dallo sforzo e dalla stanchezza, cedette. Era il 4 dicembre 1912 quando Archibald Gracie morì nella sua casa di New York. Quelle che vediamo nelle due immagini qui sotto (clicca per ingrandire) è l'atto di rivendicazione dei beni persi da Archibald Gracie nell'affondamento, beni per un valore complessivo di 50mila dollari.

 



Al suo funerale parteciparono molti dei sopravvissuti al disastro, insieme ai membri della sua unità militare, il 7 ° Reggimento di Fanteria.
Gracie fu sepolto al Woodlawn Cemetery, Bronx, New York (fotografia qui sotto), accanto alla moglie ed alle sue figlie. Dopo la sua morte, il suo manoscritto (mai corretto!) fu consegnato agli editori e fu pubblicato tre settimane più tardi, con il titolo di "The Truth about the TITANIC", per poi essere ripubblicato come "TITANIC, A Survivor's Story".

 

 

Nel 2011, in Italia il primo scritto di Archibald Gracie ha visto nuova luce editoriale con il titolo "La verità sul TITANIC", con una sezione dedicata agli echi della stampa italiana sull'avvenimento: questa appendice è tratta dal mio capitolo "Questione di titoli".


 
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